“Ci vuole calma e sangue freddo”, questo il ritornello di una nota canzone di qualche anno fa: calma e sangue freddo necessari per affrontare la giornata senza lasciarsi sopraffare da imprevisti, disavventure, episodi negativi che possono trasformare la nostra quotidianità in un incubo. E allora dalla calma si passa facilmente all’ira e successivamente è probabile che ci possa venire un vero e proprio infarto.
Questo il frutto di una ricerca scientifica, condotta dall’Università di Sydney e dall’ospedale pubblico North Shore, su centinaia di casi di persone ricoverate per attacchi cardiaci. Lo studio ha dimostrato che vi è una forte correlazione tra uno stato di rabbia molto elevato ed il rischio di subire un infarto. Infatti il 2,2% del campione ricoverato per attacchi cardiaci aveva avuto un accesso d’ira molto forte prima di accusare il malore.
Le cause scatenanti sembrano essere le più comuni: problemi sul lavoro, liti in famiglia, stress al volante sono sicuramente le più gettonate. Le sensazioni di rabbia sono state classificate su una scala da uno a sette, dove uno indica la calma e sette l’essere fuori controllo. In seguito, ai pazienti è stato chiesto di misurare le loro sensazioni di rabbia prima dell’infarto.
Il risultato è che dal livello di cinque in su aumenta di ben 8,5 volte il rischio di un attacco cardiaco, rispetto ai momenti in cui invece la persona si trova in uno stato di calma. Un impeto di rabbia infatti può portare a sintomi fisici come la crescita del tasso cardiaco e quella della pressione sanguigna, con gravi conseguenze come appunto un attacco cardiaco. Per le persone affette da facili attacchi d’ira, ansia ed impeti di rabbia, il consiglio è quindi quello di respirare profondamente e cercare di riacquistare la calma, prima che l’organismo possa giocare brutti scherzi.
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