Fine settimana ad alto tasso alcolico per i ragazzi italiani. Si parla di oltre mezzo milione di connazionali teen ager che alzano troppo il gomito tra il venerdì e la domenica. Ne conseguono gravi problemi di salute, ma soprattutto il rischio di incidenti stradali aumenta vertiginosamente. L’allarme è partito da Bologna, dove era riunito il Meeting internazionale su fibrillazione atriale e infarto. Il team di esperti ha evidenziato che la pratica di consumo di alcolici e superalcolici è ormai troppo diffusa: “Si comincia con l’aperitivo dell’happy hour, non ci si fa mancare un poco di vino o birra a cena, poi in discoteca qualche giro di superalcolici e svariati cocktail dai nomi fantasiosi. Alla fine della serata è tanto, troppo l’alcol bevuto da oltre mezzo milione di ragazzi durante il weekend. A farne le spese non sono solo il fegato o il cervello, ma anche il cuore: bastano sei bicchieri di vino, tre di whisky o cinque cocktail alcolici per aumentare fino a otto volte il rischio di aritmie cardiache”.
Le ormai tristemente famose stragi del sabato sera sono in gran parte causate dall’abuso di alcol, fattore che incide sulle aritmie che a loro volta provocano svenimenti pericolosi quando ci si trova alla guida. Al troppo bere si finisce per aggiungere cocaina, ecstasy, pillole di nuova generazione. Qui il pericolo letale cresce di tre volte. Sotto osservazione ci sono poi i fenomeni collettivi come il “binge drinking”, lo sballarsi con l’alcol tutti assieme, che mieterebbe diverse vittime a causa delle malattie cardiache scatenate. Addirittura i dati che arrivano dai Pronto Soccorso, parlano di un diciassette per cento di intossicazioni alcoliche tra i giovanissimi, anche 11-12 anni di età.
Secondo la Società italiana di medicina dell’adolescenza, da una parte si beve per “essere accettati dal gruppo” (nel 47,6% dei casi), mentre nel 47,5% dei casi per divertirsi. E anche qui c’è lo zampino dei social network: i giovanissimi fanno a gara a chi beve di più e riprendono tutto con una videocamera. Iniziano così delle vere e proprie maratone di alcol, tutto via web. Si calcola che tra i 18 e i 24 anni il 24% di maschi affronta queste pericolose sfide.
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