Non si tratta certamente di una ricetta light, ma va comunque citata. Soprattutto in questi giorni, viste tutte le polemiche riguardo la famosa gricia cucinata da Carlo Cracco (leggi tutto su Velvet Gossip). Lo chef è stato molto criticato in Rete, visto che ha detto di mettere nella ricetta anche la cipolla, anche se in realtà nell’originale non appare proprio. Si tratta dell’antenata della pasta alla amatriciana (le differenzia l’utilizzo o meno del pomodoro), nata a Grisciano, nel comune di Accumoli, in provincia di Frosinone. Si tratta di un piatto tradizionale laziale su cui non ci si può sbagliare. Farlo sarebbe un’eresia. Attenzione quindi a tutti i dettagli.
Gli ingredienti originali (per due persone) sono: 200 grammi di pasta, 50 grammi di pecorino romano grattugiato, guanciale, sale e pepe.
Per la preparazione ci vogliono invece dieci minuti al massimo: prima di tutto fate rosolare il guanciale in una padella antiaderente finché non inizierà a perdere il suo grasso, formando così il classico sughino. Solo a quel punto potete cuocere i rigatoni. Alla fine della cottura aggiungete pepe in abbondanza ed un po’ di acqua della cottura della pasta. Fate saltare con il guanciale e alla fine spolverizzate con il pecorino romano.
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