Una persona su due rischia di ammalarsi di cancro. Una cifra inquietante che arriva dal Cancer Research del Regno Unito e dai risultati pubblicati sul British Journal of Cancer. L’indagine parte da campioni rilevati Oltremanica, ma l’allarme riguarda tutti. Un dato peggiorato, visto che le previsioni passate prevedevano un’incidenza di tumore in un individuo su tre. Nei cittadini del Regno Unito, nati tra il 1930 e il 1960, la possibilità di cancro sale e di molto rispetto all’anno di nascita: se tra gli ultra-ottuagenari maschi la possibilità di ammalarsi è del 38, 5 per cento, tra le persone nate nel 1960 il rischio sale al 53,5 per cento. Percentuali in crescita anche tra le donne. In pratica, negli adulti sotto i 65 anni, la probabilità di contrarre un cancro è altissima.
Il fattore età è legato soprattutto ad alcune tipologie di tumore, come le neoplasie, strettamente correlate a patologie correlate all’invecchiamento. Di conseguenza, queste sono in aumento perché vanno di pari passo all’allungamento dell’esistenza. Per ora, il cancro rimane una malattia dell’età avanzata: più del 60 per cento dei casi vede coinvolti gli ultra 65enni. In virtù di tali dati, spiegano i ricercatori: “E’ fondamentale migliorare la diagnosi precoce e sostenere le terapie necessarie a una popolazione che invecchia. Ora viviamo più a lungo ed è inevitabile che abbiamo maggiori probabilità di sviluppare il cancro. Ma servono sforzi maggiori per prevenire e far fronte a questa eventualità, quella che un bambino su due, diventando adulto, si ammali in futuro di tumore”.
Se il regno Unito è preoccupato, l’Italia non può certo tirare un sospiro di sollievo. L’Airtum, l’Associazione italiana registri tumori, dice che il rischio di sviluppare un tumore nel corso della vita (dalla nascita agli 84 anni) riguarda un uomo ogni due e una donna ogni tre. Per fare qualche esempio, un italiano su otto è predisposto a sviluppare un tumore alla mammella o alla prostata; quello ai polmoni riguarda un connazionale su nove e un’italiana su trentasette. Qualche buona notizia, tuttavia, non manca. Anche nel nostro Paese come in Uk, si registra un calo di decessi per tumore. In vent’anni ci si è attestati su un meno diciotto per centro tra i maschi e di un meno dieci per cento fra le femmine.