Infezioni da smartphone: su un cellulare più batteri che in una toilette

E’ possibile che lo schermo del nostro smartphone sia più sporco della tavoletta di un wc? Secondo il sito internet americano Buzzfeed si. E per dimostrarlo ha ingaggiato una ricerca scientifica. William De Paolo, professore di Microbiologia Molecolare e Immunologia dell’Università della California del Sud ha prelevato, tramite dei tamponi, i batteri presenti sugli IPhone dei dipendenti della società web e quelli rilevati nelle toilette aziendali.

I risultati sono stati strabilianti: il gabinetto conteneva tre diversi tipi di batteri e specie fungine, mentre il telefono cellulare arrivava a 10/12 tipologie diverse. In effetti, il telefono ci segue ormai ovunque, anche in bagno e quindi è più soggetto a contaminazioni da flora batterica. Va detto inoltre che, mentre i servizi igienici aziendali sono stati puliti regolarmente, ciò non è avvenuto per il telefono, o meglio, è dipeso dalle abitudini di ciascuno dei dipendenti.

Tra i batteri più presenti troviamo lo Pseudomonas aeruginosa: un patogeno che ha bisogno di pochissime risorse nutritive e spopola sulle superfici più disparate, da quelle dei dispositivi ospedalieri ai lavandini, agli smartphone, appunto. Oppure lo streptococco che si trova in genere in due forme, quello di tipo A, responsabile delle faringo-tonsilliti in età pediatrica, e quello di tipo B, che può causare una vasta gamma di infezioni anche in età adulta, dalle polmoniti alle infezioni del tratto urinario. Entrambi i ceppi sono stati rintracciati sulle ditate presenti sui cellulari.

Ma quali sono i modi più opportuni per pulire il proprio smartphone? Si deve iniziare dalla cassa, che va aperta e pulita separatamente con acqua e sapone. Gli angoli e le parti più nascoste non vanno detersi ma spazzolati delicatamente. In commercio ci sono anche le salviette elettrostatiche. Da evitare invece ogni tipo di liquido sulle parti meccaniche ed elettroniche. Il dispositivo va sempre spento prima della pulizia.

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