Sapete fare i fenicotteri? Cioè rimanere in equilibrio su una gamba per venti secondi e più? O addirittura per un minuto e con gli occhi chiusi?. A scriverne è uno studio pubblicato sulla rivista Stroke dell’American Heart Association, che ha messo in relazione la scarsa capacità di rimanere in equilibrio su una gamba sola a una peggiore salute cerebrovascolare. In pratica chi vacilla dopo pochi secondi può essere soggetto a micro-sanguinamenti o lesioni dei vasi cerebrali, causa di ictus e demenza.
Il test inventato da ricercatori giapponesi è semplice: ad occhi aperti, bisogna stare su una gamba sola e rimanerci il più al lungo possibile. E’ stato effettuato su oltre 1300 persone, tra uomini e donne, con una età media superiore ai 60 anni. Il campione è stato sottoposto a risonanza magnetica per capire se c’erano danni dovuti a lesioni cerebrali o micro-ictus pregressi
In generale i partecipanti con il minor senso di equilibrio, sono risultati essere quelli più anziani e con pressione più alta. Inoltre, un 15-30 per cento di loro, come rivelato dalle risonanze magnetiche, ha avuto micro-sanguinamenti a livello cerebrale e ictus asintomatici. Il collegamento sarebbe proprio tra un declino cognitivo – per anzianità o per problemi degenerativi – e maggiori difficoltà motorie e di equilibrio.
“Il tempo massimo con cui si sta su una gamba sola è una semplice misura dell’instabilità posturale e potrebbe indicare anomalie nel cervello” ha spiegato Yasuharu Tabara, coordinatore della ricerca. Questo è l’unico parametro fisico preso in considerazione dalla ricerca per capire che rapporto c’è tra un buon equilibrio e i problemi cerebrovascolari, ma il test può rappresentare comunque un metodo utile all’identificazione di segnali precoci di danni celebrali. “le persone che dimostrano uno scarso equilibrio su una gamba sola dovrebbero ricevere maggiore attenzioni perché potrebbe indicare un maggiore rischio di ictus e declino cognitivo”, ha concluso il ricercatore.
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