Pensavate che il peggio fosse passato? E invece no. L’influenza 2015 potrebbe salutare anche la primavera. E’ in arrivo infatti un nuovo ceppo, si chiama “Svizzera” e non è coperto dai vaccini. Potrebbe colpire anche chi fin qui è riuscito a scamparla e pare possa durare fino a metà marzo.
Tra virus che vanno e vengono, si contano dieci persone su mille ancora a letto, colpite dai virus California e Texas, che sono ancora nel pieno della loro attività. Interpellato dal quotidiano La Stampa, Giancarlo Icardi, referente dell’Istituto superiore di Sanità oltre che direttore del dipartimento di Scienze della Salute dell’Università di Genova, non usa giri di parole: “Se arriva la Svizzera siamo fregati. C’è un precedente che risale a undici anni fa, nel 2004, quando il ceppo del virus subì una variante e i vaccini non potettero nulla”. La seconda ondata di epidemia, quindi, potrebbe essere alle porte, proprio quando si pensava stesse scemando la prima.
Il maltempo che imperversa su tutto il Paese di certo non aiuta a migliorare la situazione e le previsioni di marzo non sono confortanti: previste temperature ancora invernali nella prima metà del mese. I sintomi dell’influenza Svizzera sono i classici: febbre alta, diarrea o problemi respiratori. A risentirne di più sono bambini, giovani e un po’ meno gli anziani. Maria Conrogiu, segretario dei medici di famiglia per la Regione Lazio fa il punto della situazione: “Gli studi medici sono intasati, tante visite e tanti certificati perchè l’influenza ha colpito soprattutto i giovani e la fascia di persone che lavorano. Non vedevo una cosa del genere dal 1999, quando in Italia si vaccinava più o meno il 10% della popolazione“. I virus cambiano ma le raccomandazione no: fare particolare attenzione all’igiene personale, areare gli ambienti, evitare il contatto diretto, se non necessario, con gli influenzati.
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