Infarto, le donne sotto stress rischiano più degli uomini. Perché?

Le donne patiscono l’infarto più degli uomini. E’ lo stress post trauma a fare la differenza e questo spiegherebbe anche il peggior recupero che hanno rispetto ai maschi. L’ultima ricerca in ordine di tempo su questo tema arriva dall’università di Yale. “E’ risaputo da tempo – spiega Xiao Xu, professore di ostetricia, ginecologia e scienze della riproduzione nell’ateneo del Connecticut – che il tasso di mortalità è più alto tra le donne che negli uomini dopo un infarto”. Molto dipenderebbe dal fatto che, in generale, le donne tendono a rispondere con più sollecitazioni a qualsiasi evento della vita e ciò le porrebbe più a rischio.

Lo studio è stato effettuato su un gruppo di quasi tremila donne e un altro di oltre mille uomini, tutti sotto i 55 anni e con in comune un attacco al cuore. I partecipanti hanno risposto a un questionario di quattordici domande una prima volta, per poi essere interpellati una seconda, a distanza di un mese, per valutarne il recupero. Dall’indagine – che verrà pubblicata a breve sulla rivista Circulation – è emerso che, su una scala di stress da 0 a 56 punti, gli uomini raggiungono un livello di 23, 4 punti, le donne lo superano e si assestano sui 27. Dalle risposte al questionario in due fasi si deduce che il campione femminile patisce molto di più i conflitti familiari e la malattia o la morte di un parente. Anche le minori risorse finanziarie sono un importante fattore di stress, così come le responsabilità nei confronti delle cure familiari. Le donne della ricerca avevano anche più diabete, malattie renali, depressione e problemi cardiaci precedenti. Dopo un mese, si sono palesati anche dolori al petto, stanchezza fisica, e più in generale, un peggioramento della qualità della vita.

Un altro ricercatore, il dottor Suzanne V. Arnold, dell’Università del Missouri, non è tuttavia troppo convinto della relazione stretta tra stress e cattiva riabilitazione post infarto: “Lo stress è associato a tante altre cose, come il fumo, la mancanza di esercizio fisico, ecc – che sono anche loro fattori di rischio infarto. Quindi rimane difficile dire che lo stress sia la causa principale della maggior parte degli attacchi di cuore”. A tal proposito però il professore Xiao Xu fa notare quanto, tra pazienti con alto indice di stress, gli stili di vita siano altalenanti: si passa dal rispetto della terapia assegnata all’abbandono della stessa con molta più facilità che in soggetti più calmi. In particolare è riscontrabile in donne e pazienti giovani, che faticano di più a rispettare le indicazioni mediche. Il consiglio ottimale sarebbe dunque quello di sottoporsi a uno screening di rilevazione dello stress cronico, a prescindere dal sesso., mentre, a scopo cautelativo, un aiuto importante può arrivare anche dal prelievo del sangue.

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