Diminuire l’ipertensione agendo direttamente sul paziente, dicendo addio ai farmaci. E’ quanto stanno sperimentando alcuni medici inglesi della Queen Mary University, in collaborazione con ricercatori dell’azienda americana Rox Medical, che hanno testato una speciale graffetta distanziatrice di un’arteria da una vena nella zona inguinale. Il nuovo dispositivo, aumentando lo spazio tra arteria e vena, farebbe diminuire i valori della pressione sanguigna. Testata su poco più di ottanta persone, la nuova tecnica chirurgica pare abbia funzionato: c’è stata in effetti una diminuzione della pressione sanguigna sui pazienti in osservazione.
Nella cura dell’ipertensione, fino ad oggi, per far si che la pressione avesse misurazioni considerate normali, si è proceduto a far assumere ai pazienti un mix di tre molecole di farmaci. I risultati tuttavia continuano a non essere incoraggianti, visto che sono molte le persone che hanno una pressione arteriosa che non scende sotto i 150/90 mm Hg. L’ipertensione inoltre continua a essere uno dei maggiori fattori di rischio per infarti e ictus. Per tenerla sotto controllo, si può agire su diversi campi, a cominciare da una buona alimentazione e da un’attività fisica monitorata. Per un quindici per cento della popolazione il problema resta: questa è infatti la percentuale di italiani che soffre di ipertensione cronica e che, nonostante alimentazione e farmaci, non riesce a trovare una soluzione definitiva al problema.
La tecnica della graffetta, quindi, potrebbe rivelarsi un ottimo metodo. Questo primo gruppo di persone, tuttavia, ha riscontrato qualche effetto collaterale, dovuto soprattutto a un gonfiore presentato sulle gambe. Chiaramente, lo studio è ancora nella sua fase iniziale e si sta pensando di ampliare il numero di pazienti, per avere dati, e anche eventuali effetti collaterali, più sicuri. Certo è che, se la ricerca avrà esiti positivi, rappresenterebbe una svolta importante contro questo tipo di patologia.