Case più sporche delle città. Pare che la colpa sia di detersivi e detergenti in uso per le pulizie. A sotenerlo è l’Environmental Protection Agency, l’Agenzia americana per la protezione dell’ambiente, che, tramite uno studio, ha verificato come saponi, prodotti anticalcare e disinfettanti comuni rendano le nostre case cinque volte più inquinate delle strade di una grande metropoli.
Anche per questo motivo da anni il settore dei prodotti della casa è stato investito dal ciclone “naturale” a scapito di quello convenzionale, fatto con molecole derivanti dal petrolio, dannose per la salute e fortemente inquinanti per l’ambiente. I detersivi biologici invece (attenzione a questa parola che per essere usata ha bisogno di una certificazione specifica), usano molecole naturali biodegradabili come percarbonato di sodio (è un sale) al posto dei tensoattivi di sintesi. Ormai la loro reperibilità è diventata meno complicata: negozi specializzati e internet sono i canali di vendita migliori. Anche i supermercati si sono adeguati alla domanda e non è difficile trovare confezioni ecologiche accanto a quelle convenzionali. Si parla per lo più di prodotti certificati Ecolabel e sono una sorta di compromesso tra basso impatto ambientale (contengono meno molecole petrolchimiche) e costi simili ai prodotti più noti.
Il risparmio è anche sulla confezione, perché il liquido può essere comprato “alla spina” e sei ricariche fatte in questo modo portano a risparmiare circa il 40 per cento di imballaggi. Ma esiste il fai da te del detersivo? Certo, è con risultati niente affatto cattivi. A cominciare dal bicarbonato mescolato all’acqua che è perfetto per sbiancare le tende prima del lavaggio o per tutti i sanitari; stesso risultato con l’aceto bianco che, sempre nell’acqua, sgrassa e lucida e può essere spruzzato su tappeti di lana e seta. Il limone, altro alleato prezioso, il cui succo diluito in acqua pulisce i mobili di cucina e bagno (ma niente superfici laccate perché l’azione è corrosiva).
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