Il dubbio rimane sempre lo stesso: il cioccolato scatena l’acne? Se lo chiedono gli adolescenti funestati dall’odiosa acne giovanile, destinata poi a sparire lasciando piccole tracce sulle cute, ma anche gli adulti che si vedono comparire i primi brufoli verso i quaranta anni.
Una recente ricerca dell’University of Miami ha analizzato alcuni pazienti maschi di età compresa tra i 18 e i 35 anni, affetti da acne volgare. Ad alcuni è stato vietato il consumo di cioccolata, mentre altri hanno continuato a mangiarla. Nei giovani che hanno mangiato cioccolato si è verificato un aumento di lesioni totali acneiformi, sia comedoni che papule, pustole e noduli. Un aumento lieve, non preoccupante. Insomma, il cioccolato può causare un aumento dell’acne, ma non così gravemente come si è soliti credere.
Per combattere questa patologia bisogna sì limitare gli zuccheri, ma anche lo stress, i salumi, il fumo e e le bevande gassate. Una corretta alimentazione è importante anche per evitare squilibri di peso, che a loro volta portano a una maggiore produzione delle ghiandole sebacee e alla formazione di pustole. Ma come si cura l’acne? “Oggi si tende a utilizzare meno gli antibiotici (specie per bocca) e per periodi più brevi o con dosaggi più bassi, per limitarne gli effetti collaterali, mentre si prescrivono più terapie combinate fra loro in base al tipo di acne che si deve curare–spiega Mauro Picardo, direttore della fisiopatologia cutanea all’Istituto dermatologico San Gallicano di Roma- C’è ancora molta auto-medicazione: ragazzi e genitori tendono a risolvere la cosa con prodotti dermocosmetici che si acquistano senza prescrizione. Meglio sarebbe fare almeno una visita dal dermatologo quando l’acne è iniziale, per evitare che si aggravi: prima si comincia una terapia, più si riducono i rischi di buchi e cicatrici“.
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