Toccarsi i capelli ripetutamente (tricotillomania), mangiarsi le unghie (onicofagia), dire parolacce in continuazione (coprolalia). Sono alcuni dei tic nervosi più diffusi, riflessi incondizionati che spesso provocano reazioni vocali e motorie, con grande imbarazzo e disagio per chi ne è affetto; quello dei tic nervosi è un disturbo che riguarda sia adulti che bambini e secondo alcune stime recenti interessa una persona su cento.
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Oltre a quelli sopra descritti ci sono altri tic molto diffusi che possono mettere a disagio la persona: muovere e storcere la bocca, socchiudere o spalancare gli occhi, muovere e torcersi le mani, ripetere frasi o suoni senza alcun significato e ragione. Sia che riguardino i bambini sia che ad esserne affetto sia un adulto, i tic sono sempre spia di un disagio psicologico e possono accentuarsi durante periodi di forte stress ed ansia. Secondo alcuni esperti ci sono anche fattori genetici coinvolti nella manifestazione dei tic, e riconducibili anche al disturbo ossessivo compulsivo.
Nonostante gli studi lascino ancora molte strade aperte riguardanti le cause, le cure sono ormai riconosciute. Per prima cosa si consiglia una terapia di supporto psicologico, in particolare la terapia comportamentale, che può aiutare chi soffre del disturbo a capire perché si comporta in un determinato modo e a controllare gli spasmi nervosi. In alcuni casi più gravi, si può ricorrere ai farmaci come gli antagonisti selettivi dei recettori D2, l’aloperidolo e pimozide, che riescono ad avere una risposta positiva nel 70% dei casi. Se si soffre di un tic è bene quindi rivolgersi al medico per cercare di capire le cause del disturbo e per adottare una cura adatta.
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