In Italia si calcola che circa un bambino su 4 soffra di obesità, un problema che sta assumendo sempre più la forma di un’emergenza sociale. Si definisce un bambino come obeso quando il suo peso supera del 20% in più il peso ideale, mentre sovrappeso quando lo supera circa del 10%; i nutrizionisti stanno cominciando a studiare il fenomeno con attenzione per cercare della soluzioni. In questi giorni, nella rivista Pediatrics, è stato pubblicato uno studio che spiega l’importanza dei pasti in famiglia per contrastare l’obesità di bambini ed adolescenti.
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A 120 famiglie è stato chiesto di filmare i propri pasti con un ipad; i risultati hanno dimostrato che tutti i bambini normopeso mangiavano con entrambi i genitori, in un ambiente sereno, e i loro pasti duravano più di quelli dei bambini obesi. I bambini con problemi di peso mangiavano spesso in ambienti diversi dalla cucina, sul divano o a letto e in tre famiglie su cinque si pranzava guardando la televisione, con videogiochi o con il cellulare vicino. La ricerca ha quindi dimostrato che i bambini prendevano come esempio i genitori: se loro cucinano, mangiano cibi sani e vivono i momenti del pranzo come un piacere quasi sicuramente i bambini non saranno obesi.
Oltre al momento del pranzo, i bambini vanno educati a mangiare sano, a fare sport e movimento in generale, soprattutto all’aria aperta. Da qualche anno, anche in Italia, stanno prendendo piede i campeggi contro l’obesità, dove i bambini incontrano altri coetanei con gli stessi problemi di peso e vengono educati da personale esperto ad uno stile di vita più sano e consapevole. La prevenzione è molto importante ed è bene non sottovalutare il sovrappeso di un bambino, perché una volta cresciuto sarà più difficile per lui perdere peso.
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