Disponibile anche in Italia, ma non ancora molto diffusa, la pillola contro l’alcolismo arriva dal Regno Unito, Paese in cui l’alcol rappresenta un problema molto sentito. La compressa è a base di nalmefene, molecola che riduce la produzione di dopamina, ormone del benessere, e quindi riduce la voglia di assumere alcol; il farmaco va preso ogni volta in cui si abbia voglia di bere. La pillola è efficace nel 61% dei casi, nell’arco di sei mesi e riesce a ridurre notevolmente la voglia di consumare l’alcol.
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Il nalmefene, in Inghilterra, viene somministrato anche a chi beve occasionalmente, basta prenderlo un’ora o due prima di assumere l’alcol per ridurre i danni; certo è che per gli alcolisti gravi il farmaco da solo non è sufficiente, ma è necessaria una terapia combinata che comprenda anche una psicoterapia e l’appoggio dei famigliari. Infatti l’alcolismo è causato da un insieme di fattori, molto spesso psicologici, e da uno stile di vita sbagliato, elementi su cui una pillola non può avere alcun effetto. In Italia il farmaco è commercializzato con il nome di Selincro, ma non ha ancora una grande diffusione, forse per via degli effetti collaterali che può causare. Circa il 10% dei pazienti avverte sonnolenza, nausea, ipertensione, tachicardia, vertigine e sudorazione.
Il farmaco non può essere assunto da chi fa uso di droghe, in particolare oppiacei, da donne incinte, e mentre allattano. Intanto, nel Regno Unito, c’è un grande ottimismo nei confronti di questo farmaco: si prevede che potrà salvare circa 2 mila vite e prevenire 44 mila ricoveri ospedalieri; nei prossimi anni circa 660 mila persona potranno essere trattate con questo farmaco, riuscendo quindi a risolvere un problema che in Inghilterra fa centinaia di vittime all’anno.
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