Mascella volitiva, sguardo di ghiaccio, sopracciglia folte, addominali scolpiti: questi i tratti dell’uomo “macho“, fino a poco tempo fa il preferito dalle donne ma ora caduto nel dimenticatoio. Infatti è ufficiale, secondo una lunghissima ricerca pubblicata su Proceedings of the national academy of sciences (Pnas) e che ha visto impegnarsi più di 20 antropologi in 10 nazioni, l’uomo “macho” non piace più, anzi spaventa le donne. Le popolazioni prese in esame sono le più disparate e vanno da quelle industriali alle rurali: dall’Africa all’Inghilterra passando per le Isole Fiji e le popolazioni dell’Amazzonia.
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Si può quindi dire che il giudizio sia unanime, come spiega Lawrence Sugiyama, antropologo dell’Università dell’Oregon: “Le donne che hanno vissuto la guerra sono stanche e considerano un volto rude più pericoloso, ma anche laddove la guerra non c’è stata si assiste a una così grande mescolanza di volti provenienti da molte parti del mondo che la caratterizzazione di un viso più macho non interessa più, sono subentrati molti altri fattori, sociali e culturali, ad indirizzare le scelte e un viso più delicato inspira più fiducia fin dal primo incontro“.
I compagni vengono scelti inconsciamente per formare una famiglia e fino a non molto tempo fa si preferivano tratti somatici più duri e scolpiti, quasi ad indicare una maggiore presenza di testosterone e quindi una maggiore affidabilità. Ora invece le cose sono cambiate, si preferiscono volti dolci, quasi femminili e materni che ispirano un senso di protezione legato alla parola e non alla forza fisica. Questa tendenza è già ampiamente dimostrata dal crescente ricorso da parte degli uomini verso trattamenti estetici fino a poco tempo fa ad uso esclusivo delle donne: creme, chirurgia estetica, massaggi addolciscono i tratti e, si scopre, attraggono compagne.
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