Alluce valgo: consigli e nuove tecniche per curarlo

L’alluce valgo, patologia a di cui soffrono soprattutto le donne in età matura, si presenta con una deformità del primo dito del piede che provoca una deviazione laterale verso l’esterno dell’avampiede molto spesso dolorosa e fastidiosa anche a livello estetico. Le cause del disturbo sono molto spesso ereditarie e riconducibili all’uso di tacchi molti alti e scarpe a punta. Con il passare del tempo il dolore diventa cronico e può rendere difficoltosa la camminata.

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Per questi motivi l’alluce valgo non va sottovalutato ed è bene utilizzare alcune accortezze per ridurre il fastidio. Prima cosa è assicurarsi di usare calzature adeguate: il tacco, principale imputato nella formazione dell’alluce valgo, non dovrebbe mai superare i quattro centimetri e sarebbe preferibile l’utilizzo di scarpe morbide, con una suola flessibile che accompagni il movimento delle dita. I podologi bandiscono anche ballerine e scarpe troppo basse, perché non aiutano l’appoggio del piede. In alcuni casi il medico può suggerire l’uso di un plantare o di scarpe ortopediche, ma nessuna di queste rappresenta una soluzione definitiva al problema.

L’unico modo per non sentire più dolore è infatti ricorrere all’intervento chirurgico. In questo caso la medicina ha fatto grossi passi avanti e non bisogna più ricorrere ad operazioni dolorose corredate da lunghe riabilitazioni: da alcuni anni, infatti, grazie alla tecnica di chirurgia percutanea l’intervento può essere effettuato in day hospital con anestesia locale, praticando due piccoli fori senza la necessità di inserire chiodi o fili metallici. L’operazione dura circa 10 minuti e il paziente deve tenere un bendaggio per una quindicina di giorni. Il problema può essere così risolto in maniera definitiva, senza grosse ferite e in maniera rapida e sicura.

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