La psoriasi è una malattia che colpisce la pelle ma a volte anche la psiche di chi ne soffre, provocando ansia, insicurezza e depressione. Un po’ perché ci si vergogna dei sintomi tipici di questa patologia, un po’ per la credenza, del tutto sbagliata, che sia contagiosa, spesso chi soffre di psoriasi tende ad evitare il rapporto con il mondo esterno, fino a privarsi di opportunità di svago, come il mare e la vita all’aria aperta. Nulla di più sbagliato, perché proprio l’esposizione al sole, insieme a una idonea terapia, può migliorare la situazione.
La psoriasi si riconosce dalla presenza di chiazze rossastre sulla pelle che in alcune aree si presenta infiammata e ispessita oppure si desquama e in certi casi può anche sanguinare. Non sono ancora chiare le cause, ma è certo che lo stress svolge un ruolo importante. Esporsi al sole anche solo per 20-30 minuti al giorno ha un effetto benefico che viene perfino amplificato dall’acqua di mare che calma il prurito delle lesioni e disinfetta la pelle, favorendone la rigenerazione. Se avete intenzione di trascorre la giornata al mare, seguite tutte le regole di una corretta esposizione. Se state seguendo una terapia farmacologica accertatevi che non ci siano interazioni con i raggi solari e alternate frequenti e brevi bagni al lettino, cercando di evitare però di esporvi ai raggi diretti durante le ore più calde, dalle 11 alle 16.
Accanto alla terapia del sole, è fondamentale adottare un corretto stile di vita. È bene evitare il più possibile alcol e fumo. Seguire, inoltre, un’alimentazione sana ed evitare carni rosse, insaccati, grassi, fritture e zuccheri a favore di legumi, pasta, riso e pane integrali, verdura e frutta fresca. I retinoidi, le creme a base di corticosteroidi e acido salicilico sono i prodotti topici più efficaci ed infine accettare la patologia senza avere l’ansia di guarire, e quindi eliminare una fonte di stress, è essenziale per il buon esito delle cure.
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