Soprattutto d’estate può capitare che nel giro di pochi giorni compaiano sulle gambe delle antiestetiche venuzze violacee o bluastre: sono i capillari che improvvisamente, per effetto del caldo eccessivo, “scoppiano”. Ne esistono di due tipi: quelli di colore blu, più spessi, sono sintomi di insufficienza venosa e sono tipici delle persone più anziane, mentre quelli di colore rosso o violaceo, sottili, si presentano soprattutto nelle donne più giovani a causa di squilibri ormonali, provocati da gravidanza e pillola anticoncezionale o perché le pareti dei capillari sono particolarmente fragili (di solito è una caratteristica ereditaria). Vediamo come possiamo prevenire e curare quest’ultimi.
Alcuni accorgimenti da adottare nel periodo estivo possono davvero salvarvi dal problema. Per prima cosa, utilizzate sempre creme solari, non esagerate con i bagni di sole e dimenticate anche le lampade abbronzanti. Evitate se possibile di depilarvi con la ceretta a caldo. L’attività fisica è sempre consigliata, perché migliora la circolazione del sangue. Prendete poi l’abitudine di dormire con le gambe sollevate: bastano due cuscini sotto i polpacci.
A tavola evitate cibi troppo speziati e durante la giornata bevete molta acqua e consumate tanta frutta e verdura fresche. Le vitamine B, E e P, insieme a fosforo e magnesio, favoriscono l’elasticità dei vasi sanguigni. Potete anche ricorrere a un integratore, se pensate di non introdurne abbastanza con la dieta. Effettuate poi massaggi con creme a base di zolfo, argilla, centella asiatica, ippocastano, achillea e vite rossa.
I capillari rotti, purtroppo, potrebbero anche non riassorbirsi. In questo caso, per eliminarli definitivamente potete ricorrere ad interventi estetici come la scleroterapia e la terapia fotocoaugulante con il laser. Le prima è la più utilizzata ed è molto efficace (risolve il 90 percento dei casi), mentre il laser funziona solo con i capillari più sottili.
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