L’allergia al nichel è sempre più diffusa. Questo metallo si trova non solo in molti alimenti ma anche in svariati oggetti di uso quotidiano, soprattutto quelli frutto della più avanzata tecnologia: cellulari, smartphone, pc, tablet, ai quali va ad aggiungersi ora anche l’iPad. Il dispositivo della Apple ha infatti causato un forte rush cutaneo in un ragazzino californiano di 11 anni e i medici sospettano che sia stato proprio il suo uso quotidiano a scatenare una reazione così forte.
L’undicenne, ricoverato all’Ospedale di San Diego, presentava tutti i sintomi dell’allergia al nickel, ma nonostante le cure dei medici questi non accennavano a diminuire. Il bambino aveva già avuto episodi allergici in passato, ma mai così forti. Indagando sulle sue abitudini, il personale medico ha scoperto che negli ultimi sei mesi aveva iniziato a fare un uso continuo e costante dell’iPad acquistato dalla famiglia qualche anno prima e il periodo corrispondeva proprio con la comparsa dei primi sintomi.
I medici ipotizzano allora che la colpa sia del nichel che potrebbe essere presente nella superficie del dispositivo e poiché il rush cutaneo non risponde ai farmaci, fanno un ultimo tentativo, chiedendo al ragazzo di coprire l’ipad con una cover e contemporaneamente di seguire una dieta priva di nichel. La terapia funziona e i sintomi migliorano.
Dalla sede centrale della Apple tengono a precisare che i loro prodotti sono realizzati con materiali di altissima qualità. Ciò nonostante, il dubbio rimane e il consiglio è quello di utilizzare l’iPad con una copertina protettiva. D’altronde, il nichel è così diffuso che la cosa migliore da fare se si sospetta di avere un’allergia o un’intolleranza a questo metallo è accertarsene con un semplice esame, il patch test: viene applicato al braccio un cerotto che rilascia gradualmente nichel e se dopo 48 ore la pelle diventa rossa con presenza di vescicole e prurito, allora vuol dire che siamo allergici o intolleranti.
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