
La dieta alcalina sembra essere l’ultima moda del momento. Dopo aver contagiato molti vip, tra cui Victoria Beckham che pur di dimagrire non disdegna di ricorrere ai metodi più inusuali come i frullati di alghe orientali o creme a base di placenta di pecore neozelandesi per combattere le rughe, è diventata ormai il cavallo di battaglia di molti salutisti. Elaborata dallo statunitense Robert Young, parte dal principio per cui la nostra alimentazione è solitamente troppo ricca di cibi acidi, i quali creerebbero uno squilibrio nel Ph del sangue che favorirebbe l’insorgere di molte patologie e anche di ritenzione idrica e cellulite.
Per controbilanciare questo eccesso di acidi, il consiglio è quello di privilegiare i cibi alcalini, ovvero la frutta, i legumi, specialmente i fagioli, i cereali e alcuni tipi di pesce come spigola, trota, salmone e tonno. Tra i cibi acidi invece troviamo la carne, le uova, latte e latticini, pomodoro, noci e zucchero raffinato. Ogni giorno dovremmo introdurre il 70-80 percento di alimenti alcalini e solo il 20 per cento di quelli acidificanti. Inoltre, è importante anche ciò che si beve: preferire acqua alcanilizzata (ph superiore a 9,5) e berne almeno due litri al giorno, insieme a tè verde e tisane a base di erbe. Al bando invece caffè, vino rosso e bevande zuccherate.
Al momento, non c’è alcuna conferma scientifica che questo tipo di dieta serva davvero a proteggerci dalle malattie, come sostiene il suo ideatore. È altrettanto vero però che una dieta così ricca di fibre, vitamine, sali minerali e acqua è sicuramente di aiuto per combattere la ritenzione idrica, sgonfiarci e perdere qualche chilo. L’indubbio vantaggio della dieta alcalina è che non impone il rispetto di tabelle caloriche o di contare i grammi degli alimenti nel piatto. Né tantomeno di saltare qualche pasto, anzi: Young consiglia di fare tanti mini-pasti durante la giornata per evitare i picchi insulinici. Può essere seguita anche da chi non riesce ad esser costante nella dieta perché non resiste ai morsi della fame, a patto di saper rinunciare a carne, uova e latticini.
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