La pizza e tutti i prodotti lavorati come pane, biscotti, torte e così via: sono loro i veri nemici della lotta ai chili di troppo. Non è una questione di calorie ma di genetica: il nostro organismo non è abituato a mangiare cibi che hanno subito trasformazioni e nella dieta moderna al contrario i cibi preconfezionati abbondano. Ad affermarlo, i ricercatori dell’Università di Sidney che sostengono che per dimagrire non conta la qualità delle calorie introdotte ma la qualità di ciò che mangiamo.
In particolare, secondo l’ecologo nutrizionale David Raubenheimer, che ha presentato lo studio a un convegno internazionale a Manchester, dovremmo aumentare il consumo di proteine, mangiando più pesce, carne, uova e latticini. Se ne consumiamo troppo poche, aumenta infatti il desiderio di carboidrati e cibi grassi. A loro volta questi ultimi, però, non devono essere eliminati drasticamente: vanno ridotti sicuramente i grassi saturi, ma per il resto occorre trovare un giusto equilibrio tra le tre componenti nutrizionali.
Una dieta iperproteica, infatti, rischia di far salire i livelli di colesterolo, così che, se è vero da una parte che questo tipo di diete ci fanno perdere peso, anche perché i cibi ricchi di proteine tendono a farci sentire più sazi rispetto ai carboidrati e ai cibi grassi, dall’altra potrebbero portare a squilibri anche gravi. La soluzione? Operare un piccola rivoluzione a tavola, eliminando tutti quei cibi a cui ormai siamo abituati.
“Una semplice regola per una sana alimentazione è quella di evitare gli alimenti trasformati: più sono vicini a quelli reali, meglio è”, questo il consiglio dell’esperto che include fra i cibi da ridurre drasticamente pane, pasta, pizza, biscotti, torte e bibite zuccherate. Via libera, invece, a tutto ciò che è naturale e poco lavorato, quindi cibi proteici, ma anche cereali, frutta e verdura.
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