Cosa c’entra il botulino con il sudore? La tossina botulinica è diventata famosa per i trattamenti estetici del viso, per spianare rughe e segni d’espressione. Eppure, c’è un altro settore in cui il botulino si rivela non solo efficace ma in grado di cambiare davvero in meglio la vita delle persone: quello dell’iperidrosi, ovvero l’eccesso di sudore.
Per 4 italiani su 100 stringere le mani della persona che si ha di fronte può essere fonte di disagio. Se siete di quelli che devono sempre asciugarsi la mano prima di presentarsi a qualcuno, se avete timore a togliervi la giacca per non mostrare l’alone della camicia, se girate perennemente con un fazzoletto in tasca per asciugarvi la fronte, forse il vostro problema è l’iperidrosi, una disfunzione per la quale le vostre ghiandole producono più sudore del normale.
Il problema, al contrario di quanto si pensa, non è legato all’emotività, ma a una iperfunzione del sistema nervoso centrale. Certo, il caldo non aiuta e il problema d’estate si fa sentire maggiormente, compromettendo spesso anche la vita sociale e personale. Ma la soluzione c’è: si può ricorrere a iniezioni locali di botulino nei punti in cui si suda di più.
“Il farmaco agisce bloccando le ghiandole in modo temporaneo”, spiega Giuseppe Sito, vicepresidente dell’Aieb (Associazione italiana trattamento estetico botulino). “Alle ascelle e ai piedi non vi sono effetti collaterali significativi, mentre per i trattamenti alle mani può verificarsi una temporanea riduzione della forza. Per quanto riguarda il volto, si assiste anche ovviamente ad un’attenuazione delle rughe“.
Niente male per un intervento semplice che si può fare in ambulatorio, da medici specializzati nel trattamento e soci dell’Aieb. L’effetto non è definitivo, ma dura dai sei ai nove mesi, passati i quali si può ripetere nuovamente e per quante volte si vuole. Non ci sono controindicazioni e l’uso della tossina botulinica in questo settore è ormai praticato da anni e riconosciuto dalla comunità scientifica.
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