Mancano meno di ventiquattro ore alla prima prova che gli studenti dei licei italiani andranno a svolgere in vista degli esami di maturità. Sono molti i consigli da dare in questa situazione, anche se è normale essere un po’ agitati. E questo non vale solamente per i maturandi, ma anche per chi si appresta a fare esami orali e/o scritti all’Università. Gli argomenti da ricordare sono davvero tanti: cosa bisogna fare per aiutare la memoria a non dimenticare proprio nulla? Bere tanta acqua. Eh sì, perché diversi studi hanno dimostrato che la disidratazione incide negativamente non soltanto sulle presentazioni fisiche, ma anche quelle cerebrali, portando a stanchezza, riduzione della concentrazione, rallentamento dell’esecuzione di compiti semplici e mal di testa.
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Il dottor Alessandro Zanasi – esperto idrologo dell’Osservatorio Sanpellegrino e docente della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Respiratorio e della Facoltà di Medicina e Chiurgia dell’Università degli Studi di Bologna – ha spiegato attraverso le pagine dell’Ansa che l’acqua è particolarmente necessaria nei tessuti ad alta attività metabolica, proprio come il cervello. Per questo è bene portare con sé sempre una bottiglia e bere almeno ogni ora: in questo modo le membrane cellulari vengono idratate, diventando così più reattive. “In particolare è consigliabile scegliere acque minerali – ha precisato il medico – ricche di calcio, utile alla trasmissione degli impulsi nervosi e a favorire i processi cognitivi”.
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Una disidratazione pari al due per cento del peso è sempre stata associata ad una diminuzione significativa delle performance cognitive, ma adesso sembra che basti molto meno: “Per loro è fondamentale tenere sempre una bottiglietta d’acqua in mezzo a libri e penne. Diversi studi hanno dimostrato come una disidratazione anche dell’1-1,5 per cento possa causare gli stessi sintomi”.
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