Avere capelli sempre a posto ha il potere di far sentire bene. Si dice che una donna con una piega curata possa anche uscire senza trucco ed essere comunque bella e ordinata. Recarsi dal parrucchiere periodicamente significa prendersi cura di se stessi, dedicare un po’ di tempo al proprio benessere e, ovviamente, a quello dei capelli, i quali con maschere e trattamenti ad hoc possono recuperare in poche ore vigore e corposità. Sono molti coloro – sia donne che uomini – che chiedono al proprio hair stylist di coprire con tinture e bagni di colore quegli antiestetici capelli bianchi, ma la parafenilendiamina (colorante utilizzato nella maggior parte delle colorazioni) è anche una delle maggiori cause di reazioni allergiche e irritazioni.
Benché i prodotti degli specialisti del settore siano sempre più all’avanguardia, le allergie alle tinture per capelli interessano buona parte della popolazione italiana e europea. I sintomi più comuni sono prurito, arrossamento, bruciore e si presentano anche a distanza di giorni dal trattamento. A tal proposito, i dermatologi della University of California di San Francisco, in uno studio pubblicato sulla rivista Cosmetics and toiletries science applied, hanno proposto la distribuzione di un kit per il patch test anche nei saloni degli hair stylist per poter individuare il 90 per cento degli ingredienti allergizzanti e prevenire in questo modo sconvenienti reazioni.
LEGGI ANCHE: CAPELLI BIANCHI, LA PREVENZIONE COMINCIA A TAVOLA
“Le allergie da contatto indotte dai coloranti per capelli colpiscono il 4 per cento della popolazione in Europa, il 4,3 per cento in Asia, il 6,2 per cento in Nord America e il composto più allergizzante è la parafenilendiammina“, hanno spiegato gli autori. Inoltre – secondo gli esperti dell’università statunitense – gli ingredienti che potenzialmente potrebbero provocare arrossamento, prurito e fastidi vari, sono oltre 100.
Il kit dunque, se sarà approvato, potrebbe essere una sicura soluzione, nel frattempo i ricercatori ci tengono a dare alcune indicazioni a tutti coloro che pur combattendo con le allergie da tintura continuano a colorarsi i capelli: meglio preferire le colorazioni semi-permanenti le quali sono meno allergizzanti. Consigliate, soprattutto a chi possiede una cute molto delicata, le tinture a base di erbe e piante anche se quest’ultime – specificano gli studiosi – contengono ingredienti che possono provocare reazioni allergiche come i diaminotolueni e i diaminobenzeni. Per ridurre il contatto della tinta sul cuoio capelluto inoltre raccomandano di distribuire la tinta solo sui capelli, “spalmando uno strato di vasellina protettiva sulla pelle” e di non superare mai i tempi di posa indicati.
Foto by Facebook