Perché non riesco mai a finire una dieta? Le risposte a ogni dubbio

Perché non riesco mai a finire una dieta?” A quanto pare questa domanda è più diffusa di quanto si possa immaginare. Sono numerose le persone che saltellano da un programma alimentare a un altro senza mai portarne a termine nessuno, con il risultato che la pancetta resta sempre al suo posto. Nutrizionisti, dietologi, alimentazione dei vip: molte volte nulla riesce a donare quella determinazione necessaria per seguire alla lettera un regime dimagrante. Ma a quanto pare la colpa non è da attribuire soltanto alla propria caparbietà: sono tanti gli ostacoli che spesso portano ad abbandonare i tanti buoni propositi.

Primo fra tutti la sensazione che la dieta sia una punizione; quando si inizia a ridurre le quantità di cibo, a regolare i condimenti, a eliminare dolci e tentazioni ecco che subentra una convinzione: quella di essere in gabbia. Di non poter mangiare nulla, di non poter mai trasgredire e così basta poco per abbandonare tutto. Tempo e fatica sprecata, per non parlare del terribile senso di fallimento. Ma a questo c’è una soluzione, quella di non essere troppo drastici, di non autopunirsi insomma. Un programma alimentare rigido è sopportabile solo se ogni tanto ci si premia con uno sgarro – ad esempio un gelato in questa stagione – per poi ritornare a regime pieno. Anche fare movimento aiuta la propria autostima e permette di gustare senza sensi di colpa quel dolcetto di troppo.

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Può sembrare banale, ma per riuscire a portare a termine una dieta è necessario che questa sia ben impostata. In che senso? Facendo una ricca colazione dolce e salata che doni un senso di sazietà e dia il giusto apporto calorico per poter affrontare l’intero giorno. Insomma, il buongiorno si vede dal mattino: se il primo pasto non sarà abbastanza soddisfacente, tutta la giornata proseguirà nel modo sbagliato, con il rischio che la fame porti a sgarrare con dolciumi e sfizi deleteri per la linea.

Parlare di dieta ad hoc non è solo una moda: un programma alimentare per essere portato al traguardo con risultati evidenti, deve calzare a pennello come un abito. Non deve essere troppo distante dalle proprie abitudini, non deve inserire nella dieta alimenti che proprio non ci piacciono, non deve eliminare del tutto le piccole trasgressioni. La dieta va costruita a tavolino, è anche per questo che – anche se si è particolarmente attirati da un’alimentazione letta sul web o sulle riviste – è sempre bene chiedere consiglio a uno specialista.

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Un altro alibi comune a molte persone è il sostenere che non sia mai il periodo adatto per mettersi a dieta. Per dimagrire serve motivazione. Che sia inverno, autunno, primavera o estate l’obiettivo non cambia e tutto deve partire da una ferrea convinzione psicologica. Alla base della riuscita di una dieta, ci sono infatti costanza e volontà. Se non si possiedono meglio non iniziare e rimandare a periodi nei quali la convinzione sia maggiore. Iniziare per poi smettere, per poi ritentare e fallire nuovamente è soltanto controproducente. Lo stesso vale se si è di cattivo umore: se mettersi a dieta significa deprimersi, diventare scontrosi con tutti, isolarsi dal resto del mondo, meglio lasciar perdere.

La parola d’ordine è: “Mai avere fretta“. Se si pretende di avere i risultati sperati nell’immediato, allora la dieta non avrà mai successo. Bisogna avere pazienza e saper aspettare, anche rispettando i tempi del proprio metabolismo. Il ritmo giusto – secondo gli esperti – è la perdita di un chilo a settimana. Se poi il fattore frenante è quella cena settimanale con gli amici, nessuna paura: uno sgarro ogni tanto non rovinerà il lavoro svolto fino a quel momento e, inoltre, si può sempre chiedere ai propri amici di controllarci mentre mangiamo, fermandoci di fronte all’esagerazione.

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