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Categories: Salute

Insalata in busta: comoda ma fa bene alla salute?

Comoda, veloce e anche buona: difficile disdegnare la praticità dell’insalata in busta. Già lavata e tagliata, pronta da mettere nel piatto, da condire e volendo da arricchire con legumi, frutta fresca o secca, formaggi e molto altro ancora. Lattuga, iceberg, songino, valeriana, radicchio, indivia, cicoria. La scelta è varia, ma la salute che ne pensa? La verdura cruda confezionata è nutriente e sana?

L’insalata confezionata non subisce grandi trasformazioni perché fa parte dei prodotti di quarta gamma, ossia di quegli alimenti ortofrutticoli freschi che dopo la raccolta vengono sottoposti a processi tecnologici di minima entità, volti a garantirne igiene e sicurezza. Gli ortaggi vengono puliti, lavati, tagliati e confezionati in buste o in vaschette e resi così pronti per il consumo, senza ulteriori lavaggi e manipolazioni.

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La freschezza è garantita: tra la raccolta e la lavorazione non passano più di 24 ore, inoltre le materie prime sono selezionate e poste in celle di refrigerazione a temperature controllate; ma per essere certi di mangiare un prodotto buono gli esperti consigliano di non acquistare mai insalate in busta troppo vicine alla scadenza. Un segnale per capire la qualità dell’alimento confezionato è il prezzo, poiché l’insalata in busta si fa pagare cara: trattandosi di un prodotto lavorato il costo lievita rispetto a quello di una pianta di lattuga comprata al mercato. Se dunque la spesa è troppo bassa, questa deve essere un campanello d’allarme per i consumatori. Inoltre, anche se può sembrare banale, è sempre importante verificare che la confezione sia ben chiusa.

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Infine, una volta scelta, acquistata e aperta la busta di verdura cruda è bene richiuderla accuratamente affinché il prodotto si conservi più a lungo (cercare comunque di consumarlo entro 3-4 giorni dalla sua apertura), le foglie non si scuriscano e si eviti la contaminazione con altri cibi presenti nel frigorifero. Le più note in commercio sono le insalate Bonduelle, Dimmidisì e Cirio (tutte controllate e di massima qualità), buone anche quelle che portano la marca del supermercato, come Selex, Conad e Coop. Praticità, qualità e gusto, dunque, non sono caratteristiche inconciliabili, purché si faccia attenzione a 3 cose: confezionamento, scadenza e prezzo.

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