Difficilmente donne e uomini sono disposti a rinunciare a qualche goccia di profumo prima di uscire di casa. Molto spesso ci si identifica in una fragranza e non la si tradisce più; così come spesso capita di associare un profumo a una persona e di ricordarsene anche a distanza di anni. Eppure per quanto piacevole possa essere, l’essenza profumata provoca anche allergie: i principali sintomi sono irritazione, prurito, infiammazione, arrossamento, desquamazione, orticaria e una delle maggiori conseguenze può essere la comparsa di dermatite allergica da contatto.
Secondo gli esperti le reazioni allergiche alle fragranze contenute nei cosmetici (quindi non solo nei profumi ma anche in deodoranti, saponi e detergenti) sono in aumento e non è semplice trovare prodotti di bellezza totalmente privi di profumazione. A volte non basta neanche sottoporsi ai patch test o a test dermatologici per capire quali siano le sostanze a causare l’allergia poiché alcune di esse sfuggono al controllo degli esami.
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I cosmetici femminili e maschili “contengono miscele profumate anche in tracce, non sempre riportate nell’elenco degli ingredienti dei prodotti così che non è facile evitare di venirne in contatto. Per scoprirle i patch test si basano su alcune miscele di ingredienti maggiormente responsabili di scatenare le dermatiti e il metodo quindi non è esente da errori o falsi positivi“, ha affermato Howard Maibach della University of California a San Francisco, autore della review dedicata alle allergie ai cosmetici pubblicata su Cosmetics and Toiletries science applied.
Se dunque neanche gli esami specifici sono sicuri cosa si può fare per prevenire la dermatite allergica e gli altri disturbi causati dall’utilizzo delle fragranze? Per la prevenzione è consigliato spruzzare il profumo solo sugli indumenti e non direttamente sulla pelle. Prima di acquistare un prodotto, leggere bene la sua composizione: le sostanze che più comunemente provocano irritazioni e dermatiti sono aldeide cinnamica, muschio, sandalo, citronella, eugenolo, isoeugenolo e geraniolo.
Non appena si avvertono le fastidiose reazioni irritative, si consiglia comunque di sottoporsi a un patch test per cercare di trovare la sostanza incriminata, qualora non si riesca ad individuarla per i motivi sopra detti, i dermatologi raccomandano di interrompere l’uso del prodotto per almeno 8-12 settimane. La soluzione più sicura di tutte è “l’astensione completa dai prodotti profumati”, come sottolinea lo stesso Howard Maibach.
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