L’acquagym è una delle attività aerobiche più in voga negli ultimi anni. Una ginnastica in acqua dinamica e divertente, ottima per rassodare gambe e glutei e non solo. Nel corso degli anni infatti dall’acquagym sono nate nuove tecniche di fitness mirate a fortificare determinate componenti del corpo: acquafitness, acquabody e acquatonic aiutano a potenziare i muscoli; acquadance, acquajogging e hydrobike (variante con l’uso della cyclette) tengono allenato il cuore; acquafighting, acquastep, acquaboxing, acquapunching e acquapower tengono in esercizio il sistema cardiocircolatorio; infine acquayoga e acquastretching sono esercizi che favoriscono il rilassamento.
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La ginnastica in acqua è inoltre molto consigliata per gli anziani e per le donne in gravidanza soprattutto negli ultimi mesi, quando il peso del pancione potrebbe provocare patologie alla schiena, come lombalgie e sciatalgie. Secondo un nuovo studio però le potenzialità dell’acquagym non sarebbero ancora finite: questo tipo di ginnastica in acqua migliorerebbe anche l’attività del cervello. I ricercatori della Scuola di medicina dello sport della University of Western Australia sostengono che stare immersi in acqua tiepida fino al torace, con la testa fuori, aumenti il flusso vascolare al cervello, un motivo ulteriore per scegliere di fare acquagym.
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Secondo lo studio pubblicato sull’American Journal of Physiology, bastano solo 10 minuti di immersione per migliorare il flusso sanguigno del 14 per cento per l’arteria cerebrale media e del 9 per cento per quella cerebrale posteriore. “Rispetto agli esercizi svolti a terra, le differenti attività in acqua, dalla aerobica al nuoto, hanno effetti diversi sulla funzione cardiaca e sul flusso sanguigno cerebrale che richiedono un maggiore approfondimento“, ha spiegato Howard Carter autore e coordinatore della ricerca australiana. Proprio per questo dopo aver verificato i benefici dell’acquagym su 9 uomini sani, per mezzo di una macchina doppler trans-craniale, il team della University of Western Australia tornerà a valutare gli effetti della ginnastica tra 6 mesi.
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