Il calazio è una fastidiosa infiammazione che colpisce la palpebra al suo interno o al suo esterno; si manifesta come una pallina (piccolo nodulo) che si forma attorno alla ghiandola di Meibomio, la cui funzione è quella di espellere lacrime e grassi in eccesso. A differenza della congiuntivite, che solitamente è un’infiammazione batterica, virale o la conseguenza di una reazione allergica, il calazio è provocato dall’irritazione delle ghiandole palpebrali e dalla mancanza di lubrificazione degli occhi.
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Spesso la patologia oculare provoca la formazione di pus e secrezioni grasse che a causa dell’ostruzione della ghiandola di Meibomio non riescono a defluire. Fattori di rischio sono anche la gravidanza e il diabete mellito. Apparentemente molto simile a una piccola cisti, il calazio non da dolore, ma rende difficile l’apertura completa dell’occhio. Quando il nodulo palpebrale è di origine batterica e fa male si parla invece di orzaiolo. Il calazio solitamente guarisce da solo, ma spesso bisogna attendere diversi mesi perché passi del tutto; per accelerare la scomparsa della fastidiosa pallina e aiutare la ghiandola palpebrale a tornare alla sua regolare attività lubrificante esistono dei rimedi naturali da mettere in pratica direttamente a casa:
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– Fare degli impacchi caldi sulla parte della palpebra dove si è formato il calazio: per lenire l’infiammazione è possibile usare la camomilla. Ripetere il procedimento 2-3 volte al giorno.
– Vecchio rimedio della nonna sono i vapori di acqua bollente: aggiungere all’acqua bicarbonato di sodio o ginepro.
– Anche l’olio d’oliva può aiutare in caso di calazio: ungere la parte interessata dall’infezione con un batuffolo di cotone e lasciare agire per qualche ora, poi risciacquare accuratamente e asciugare tamponando.
– Fare molta attenzione all’igiene: toccare gli occhi con le mani sporche può peggiorare l’infezione prolungando i tempi di guarigione.
– Vietato grattarsi: anche se la patologia oculare può recare grande fastidio e prurito sfregare la palpebra è assolutamente controproducente.
Nel caso in cui l’infezione non passi rivolgersi a un oculista per la prescrizione di terapie e pomate adatte: se non curato nel modo giusto il calazio può aggravarsi al punto da dover ricorrere a un intervento chirurgico.
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