Avere un profilo nuovo è uno dei desideri più frequenti sia tra le donne che tra gli uomini. Spesso con quel naso aquilino, a patata, con la gobba, troppo grande o troppo lungo non ci si sente a proprio agio e allora si sceglie di ricorrere alla chirurgia estetica. La rinoplastica è uno degli interventi chirurgici più eseguiti in Italia e negli ultimi anni le sue tecniche si sono molto evolute.
“Oggi fare una rinoplastica è meno doloroso rispetto a qualche anno fa“, ha spiegato Francesco Alia, chirurgo plastico estetico, nel corso del secondo congresso Aicpe (Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica) – due relazioni sulla rinoplastica. “Parliamo di un intervento che si può eseguire in sedazione o in anestesia generale, quindi senza soffrire“. L’esperto ha sottolineato che fino a qualche anno fa, l’incubo nel post operatorio era quello dei tamponi, che si inserivano nelle narici per molti giorni e la cui rimozione poteva causare dolore, ma oggi questo problema è stato risolto.
Grazie alla tecnologia tutto è più facile: sono state realizzate diverse applicazioni, anche per smartphone e tablet, che permettono di vedere un’anteprima del risultato finale. “Dedico molta attenzione alla fase pre operatoria e con questi mezzi è possibile avere un’idea molto verosimile del risultato, così da definirla insieme al paziente“, ha aggiunto Francesco Alia. Se però non ci si vuole sottoporre a un intervento chirurgico, una valida alternativa può essere la medicina estetica: con l’uso dei rinofiller, come ad esempio l’acido ialuronico, si possono ottenere buoni risultati. Ma questi trattamenti non sono adatti a tutti i tipi di naso.
Grazie alle tecniche innovative inoltre i tempi di guarigione dopo un intervento di rinoplastica sono molto contenuti: il gonfiore e i lividi spariscono dopo 7-10 giorni ed possibile tornare al lavoro dopo 3-7 giorni. “Il naso operato non deve essere esposto al sole per qualche mese, nel caso di esposizione – ha concluso l’esperto – si consiglia l’uso di una crema solare con blocco totale. Il risultato dell’intervento può dirsi definitivo dopo circa un anno ma sarà già apprezzabile dopo due settimane“.
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