La maggior parte degli adolescenti che hanno provato le sigarette elettroniche, almeno una volta, continuano a fumare anche quelle “vere”. Ad affermarlo è uno studio pubblicato dalla rivista Jama Pediatrics, secondo cui l’uso di sigarette elettroniche stimolerebbe ulteriormente i giovanissimi a fare uso di altri prodotti a base di tabacco. Lo studio della University of California di San Francisco si basa sui dati di un questionario distribuito tra il 2010 e il 2011 a 40 mila studenti.
“Abbiamo riscontrato che l’uso delle sigarette elettroniche ha provocato un aumento dell’uso di sigarette normali tra gli adolescenti“, ha detto Lauren Dutra co-autore dello studio e ricercatore presso il Center for Tobacco Research and Education della University of California. Ma le sigarette elettroniche non dovrebbero aiutare a smettere di fumare? Evidentemente nei giovani l’effetto è contrario. I ricercatori hanno analizzato le abitudini al fumo dei ragazzi di circa 38.000 scuole medie e superiori, utilizzando i dati provenienti dallo U.S. Centers for Disease Control e dal Prevention’s National Youth Tobacco Survey.
Secondo i ricercatori statunitensi, tra il 2011 e il 2012 il numero di adolescenti che ha fumato sigarette elettroniche è raddoppiato. Nel 2011 il 3,1 per cento degli adolescenti ha provato almeno una volta le sigarette elettroniche, ma l’1,7 per cento di questi le ha affiancate al fumo delle classiche sigarette di tabacco. Nel 2012 il numero di adolescenti che hanno fatto uso di sigarette elettroniche è salito al 6,5 per cento (il 2,6 per cento di questi continua a fumare sigarette normali). Tra gli adolescenti che attualmente utilizzano sigarette elettroniche, circa la metà le fuma insieme alle sigarette di tabacco.
“Stiamo riscontrando che l’uso di sigarette elettroniche tra gli adolescenti è in rapida crescita, ma non sembra che stiano usando questi prodotti per smettere di fumare“, ha detto Lauren Dutra. La ricerca solleva dunque una questione: le sigarette elettroniche sono solo una “droga di passaggio”? Anche se sono state spesso pubblicizzate come una sana alternativa al fumo delle sigarette vere, Lauren Dutra ritiene che non esista nessuno studio che possa confermare la loro efficacia e si dice preoccupato per il modo in cui i giovani fanno uso di questo tipo di sigarette.
Anche Michael Burke, coordinatore del programma di trattamento del Mayo Clinic Nicotine Dependence Center, si è detto preoccupato “perché la maggior parte delle persone che diventano dipendenti dalla nicotina iniziano a fumare quando sono giovani, il più delle volte prima dei 18 anni, e non c’è niente di più nocivo della nicotina“. Negli Usa il mercato delle sigarette elettroniche vale due miliardi di dollari e molte città hanno iniziato a bandirne l’uso in pubblico come per quelle normali.
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