Il singhiozzo può verificarsi a causa di un ingerimento non corretto di un liquido, per bruschi sbalzi di temperatura oppure per un’irritazione dello stomaco. Tra gli altri fattori scatenanti: irritazioni dei nervi (laringite, cisti, reflusso), disturbi del sistema nervoso centrale (ictus, sclerosi multipla, encefalite), disturbi metabolici (insufficienza renale, diabete). Non esistono dei rimedi naturali per farlo passare, ma sicuramente i rimedi della nonna possono aiutare. Tra quelli più classici c’è quello di uno spavento improvviso (è utile anche un bicchiere d’acqua ghiacciata), oppure di trattenere il respiro per circa quindici-venti secondi dopo aver ispirato profondamente (da ripetere cinque o sei volte). E poi c’è chi dice di dover inghiottire un cucchiaino di zucchero oppure tirare fuori la lingua e stimolare il palato superiore.
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E poi? Se il singhiozzo è causato dal fatto di mangiare il cibo troppo in fretta – così da creare delle piccole bolle d’aria – bisogna masticare lentamente. E sicuramente evitare di mangiare troppo e soprattutto cibi piccanti che possono stimolare una maggiore produzione di succhi gastrici. Anche gli alcolici sarebbero da eliminare perché irritano l’esofago e lo stomaco. Invece è necessario bere dell’acqua a piccoli sorsi e molto lentamente per far rilassare il sistema nervoso. Tra gli alimenti prediligere il succo di limone, quello d’ananas, il pepe nero e il miele. E non è finita qui: c’è chi dice che premere con un dito all’interno dell’orecchio possa giovare.
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