Penelope Cruz – mamma di Leonardo, 2 anni, e Luna, 6 mesi, avuti dal marito Javier Bardem – ha confessato di essere “dipendente” dall’allattamento al seno. L’attrice 39enne ha confidato alla rivista “Allure” che ha allattato al seno suo figlio per 13 mesi e prevede di fare lo stesso con la piccola Luna. “Crea dipendenza, è difficile quando arriva il giorno in cui devi smettere”, ha ammesso. Tra i vantaggi, c’è anche il fatto di poter assumere calorie in eccesso, perché con l’allattamento al seno se ne bruciano 500 in più al giorno.
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L’allattamento al seno non fa bene solo al bambino, quindi, ma anche alla mamma. Tra le tante cose, riduce il rischio di cancro al seno del 25%. Addirittura la riduzione del rischio di cancro viene calcolato proporzionalmente alla durata dell’allattamento: più mesi una donna allatta, minore è il rischio. L’allattamento è efficace anche nel ridurre il rischio di cancro ovarico e uterino perché i livelli di estrogeni sono più bassi durante l’allattamento. Inoltre diminuisce l’osteoporosi: le donne che non allattano hanno quattro volte più probabilità di sviluppare l’osteoporosi rispetto alle donne che allattano e hanno più probabilità di subire fratture dell’anca negli anni post-menopausa.
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Dal momento che l’allattamento al seno ritarda l’ovulazione, più una madre allatta più lei è in grado di praticare una contraccezione naturale, se lo desidera. Allattare al seno promuove anche la salute emotiva della mamma, perché gli studi dimostrano che le madri che allattano mostrano meno ansia post-partum e depressione rispetto alle donne che non allattano. Infine, proprio come sottolinea Penelope Cruz, allattare al seno permette di perdere peso dopo il parto: le mamme che allattano dimagriscono più velocemente rispetto alle altre donne che hanno partorito e scelgono un’altra formula di alimentazione.
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