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Come proteggere la pelle dal freddo: i consigli della dottoressa Napolitano

Quando le temperature diventano più rigide, la pelle del viso e del corpo, esposta all’azione del freddo e del vento, diventa più secca e screpolata. Quali sono le indicazioni da seguire per preservarla dai danni dell’inverno? Come proteggere le zone più sensibili come viso e labbra? E quanto è importante l’alimentazione per l’idratazione della pelle? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Maria Napolitano, laureata in Medicina e Chirurgia e abilitata all’esercizio professionale presso l’Università degli studi di Napoli, specialista in dermatologia e venereologia.

Perché l’esposizione al freddo invernale è ritenuta dannosa per la pelle?

L’esposizione al freddo, soprattutto in inverno, comporta una degradazione della cosiddetta barriera cutanea, costituita essenzialmente da acqua e lipidi, con conseguente disidratazione. Anche la componente vascolare risulta in genere molto provata per la vasocostrizione determinata dall’abbassamento della temperatura.

Quali sono i più frequenti danni provocati alla pelle dal freddo?

Il freddo ed vento, come altri fattori che possono essere presenti nel periodo invernale, sono nemici dichiarati della pelle e la possono rendere arida e disidratata. Le patologie da freddo che colpiscono la nostra epidermide sono di parecchi tipi. La pelle in inverno appare come pizzicata e mangiucchiata a causa di microfessurazioni. Inoltre la secchezza della pelle dà origine a irritazioni, arrossamenti e soprattutto dermatosi che possono colpire il viso di bambini e degli anziani, ovvero di soggetti che già hanno una pelle fragile e disidratata. Questo problema può estendersi a mani, piedi e soprattutto alle labbra, che facilmente possono screpolarsi.

Come si può proteggere in maniera efficace la pelle dai danni del freddo?

Innanzitutto bisogna idratare la pelle correttamente, non solo con creme, ma soprattutto bevendo tanta acqua. Inoltre bisogna conoscere la propria pelle: una pelle che tende a seccarsi rapidamente in inverno richiederà un grado di idratazione maggiore. Al contrario le pelli grassi avranno bisogno di un trattamento poco idratante ma molto protettivo. In ogni caso è bene utilizzare prodotti contenenti lipidi simili a quelli della struttura cutanea.

E cosa si può fare per le labbra screpolate?

Le labbra sono una delle parti maggiormente esposte al freddo e devono essere adeguatamente protette. L’uso di prodotti che possono aiutare le labbra a restare morbide ed idratate è fortemente consigliato. Quindi è bene proteggere le labbra più volte al giorno con stick o balsami emollienti e nutritivi.

Come combattere invece i geloni alle mani?

I geloni o eritema pernio sono degli arrossamenti ed edema localizzato della pelle causati da una reazione della pelle al freddo, soprattutto in individui già predisposti. In inverno sono proprio le estremità del corpo le prime ad avvertire il freddo e dita di mani e piedi, talloni, orecchie, mento e naso sono particolarmente vulnerabili. I geloni si formano in presenza di sbalzi di temperatura (freddo seguito da calore) o quando il freddo non è molto intenso (8 o 10 gradi) ma è accompagnato da una forte umidità. La causa della formazione dei geloni è l’esposizione dei vasi sanguigni ad una dilatazione improvvisa. I geloni si presentano come una macchia rosso-violacea, simile ad una tumefazione e con il passare del tempo possono diventare rigonfiamenti dolorosi e pruriginosi. A seconda dell’entità in cui si manifestano esistono quattro categorie di geloni:
Primo grado: il gelone colpisce soltanto l’epidermide.
Secondo grado: il gelone si manifesta anche con formazione di bolle e necrosi dell’epidermide.
Terzo grado: il gelone si presenta anche con piaghe nerastre o bluastre.
Quarto grado: il gelone non si limita alle estremità, ma colpisce anche muscoli e tendini.
La guarigione dai geloni è spontanea entro 2-3 settimane, ma a volte sopravvengono piaghette ed infezioni che richiedono cure a parte. Per la cura, possono essere usate creme con fattori protezione  specifici, che frenano l’evaporazione di acqua dai tessuti della pelle.

Esistono dei trattamenti a cui ci si può sottoporre per preservare la pelle dal freddo?

Per mantenere la pelle in salute nei mesi invernali è bene seguire semplici regole di carattere generale:
⦁ Bere 2 litri di acqua al giorno. Infatti non solo l’acqua reidrata corpo e pelle, ma contribuisce ad eliminare le tossine dal corpo.
⦁ La pelle va protetta indossando sempre guanti, sciarpa e cappello nei periodi freddi. Inoltre è importante vestirsi a “strati” in quanto la secchezza della pelle è spesso dovuta alla sudorazione ed indossare indumenti stratificati permette di rimuovere più facilmente alcuni indumenti quando si entra in locali riscaldati.
⦁ E’ necessario evitare bagni e docce troppo caldi, soprattutto per chi ha già una pelle secca.
⦁ La pelle va idratata più volte al giorno se necessario. E’ bene idratare sempre la pelle dopo il bagno o la doccia.
⦁ E’ bene proteggere le labbra più volte al giorno con stick adeguati o balsami emollienti e nutritivi.
⦁ Usare un latte detergente delicato, che non contenga profumi, coloranti e conservanti.
⦁ Usare protezioni solari anche durante l’inverno in particolare se si lavora all’aperto e durante i soggiorni in montagna e soprattutto nelle parti che si espongono al sole, come viso e mani.
⦁ Inoltre un’alimentazione con abbondanza di frutta e verdure, soprattutto quelli con un’alta percentuale di beta-carotene e magnesio, accelera la rigenerazione cellulare agevolando la distensione della pelle.

Qual è il primo passo per riuscire a mantenere sempre una buona idratazione? Ci sono delle regole da seguire anche per l’alimentazione?

La mancanza di idratazione porta la pelle a perdere di elasticità e questo causa, col tempo, la comparsa di rughe e segni antiestetici. L’idratazione è indispensabile per mantenerne integre le funzionalità e l’estetica delle pelle. Infatti gli strati profondi della pelle sono ricchi di acqua presente sotto forma di molecole di acido Jaluronico e di collagene. Per mantenere l’idratazione del derma bisogna che siano preservate queste molecole che possono essere danneggiate da fattori come l’età, la luce solare (in particolare dai raggi UV-A e -B) e da deficit nutrizionali. A livello degli strati più superficiali della pelle l’idratazione è maggiormente variabile, in quanto è influenzata da fattori di carattere ambientale quali variazioni di umidità, temperatura,  sostanze chimiche, scarsa produzione di sebo e malattie della pelle. E’ quindi fondamentale supportare l’idratazione della pelle del corpo con azioni mirate come l’impiego regolare di prodotti specifici per il tipo di cute. Sicuramente il primo passo per mantenere una buona idratazione è bere adeguatamente (almeno due litri al giorno), alimentarsi in maniera varia e completa assumendo la giusta quantità di frutta e verdura, possibilmente di stagione. Questi alimenti sono dotati di sostanze adatte a supportare i processi fisiologici in relazione al clima tipico invernale. Si consideri che con l’età si riduce lo stimolo della sete e si rischia d’innescare un circolo vizioso che ci porta a percepire sempre meno l’esigenza di bere. Si tenga anche conto che alimenti salati o particolarmente concentrati aumentano il fabbisogno idrico del nostro organismo che di per sé tende a mantenere un livello costante di concentrazione dei sali.

Il freddo provoca la comparsa di capillari e della couperose?

La couperose è una malattia della pelle. E’ un problema vascolare che si manifesta con la comparsa di un reticolo rosso di capillari dilatati presenti soprattutto sul viso, sulle guance, tra gli zigomi e ai lati del naso, con la tipica forma “ad ali di farfalla”. Alla base della cuperose c’è una predisposizione genetica. In più concause possono aggravarne lo stato: scarsa protezione della pelle sottoposta a stress ambientali (caldo, freddo, sole, raggi UV, vento, umidità ecc); consumo eccessivo di alcol, caffeina o alimenti eccitanti e conseguente alterazione del microcircolo; variazioni climatiche, radiazioni solari, freddo, umidità e vento concorrono all’alterazione a livello del microcircolo sotto-epidermico: proprio per questo motivo la couperose potrebbe manifestarsi soprattutto tra persone costrette a variazioni termiche consistenti. Anche la predisposizione genetica, eccessi alimentari, alimenti eccitanti e spezie possono facilitare la comparsa della couperose.

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