Arriva dagli Stati Uniti e promette di proteggere le donne dalle gravidanze indesiderate e soprattutto dalle malattie sessualmente trasmissibili come l’Aids: è un anello intravaginale (IVR), presentato al meeting annuale dell’American Association of Pharmaceutical Scientists (Aaps). L’anello contiene un mix di sostanze che permettono di evitare il concepimento e la trasmissione per via sessuale del virus dell’Hiv: si tratta del levonorgestrel, un ormone già utilizzato nei contraccettivi, e del tenofovir, che attualmente è l’unico profilattico in gel efficace per contrastare la trasmissione sessuale dell’HIV.
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L’anello – realizzato da Meredith Clark e David Friend dell’organizzazione Conrad in collaborazione con la University of Utah – è realizzato in poliuretano e contiene dei piccoli serbatoi regolabili che forniscono il dosaggio dei farmaci all’organismo per 90 giorni. “La maggior parte delle gravidanze non pianificate si verificano in regioni del mondo in cui vi è un’alta prevalenza di malati di Hiv: abbiamo capito, quindi, che era necessario sviluppare un dispositivo in grado di fornire una doppia protezione, sia contro le gravidanze indesiderate, sia per combattere l’Hiv”, ha spiegato Meredith Clark. E’ ancora presto per cantar vittoria contro l’Aids: l’uso del tenofovir ha dimostrato di ridurre sostanzialmente la trasmissione di Hiv se assuntoprima dell’esposizione, ma non è affatto efficace al 100%: il preservativo resta sicuramente il dispositivo più necessario proteggere completamente contro la malattia.
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Anche in Italia, però, i dati sulle infezioni da Hiv continuano ad essere allarmanti: secondo il Centro operativo Aids (Coa) dell’Istituto superiore di sanità, nel 2012 sono stati segnalati oltre 3.800 nuovi casi di cui il 79% sono maschi. Il ministero della Salute ha evidenziato anche un cambiamento delle modalità di trasmissione: diminuisce infatti la proporzione di tossicodipendenti ma aumentano i casi attribuibili a trasmissione sessuale.
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