Un uomo colombiano ha subìto l’amputazione del pene da parte dei medici dopo aver “intenzionalmente” ha assunto troppo Viagra, nel tentativo di impressionare la sua nuova fidanzata con le sue abilità sessuali. Gentil Ramírez Polania ha avuto un erezione che è durata più giorni, prima di recarsi in un vicino ospedale in preda al dolore. “Ho preso il Viagra alle sette del mattino, ma alle nove di sera soffrivo così tanto che ho dovuto chiedere al mio vicino di portarmi in ospedale”, ha detto l’uomo. “Quando sono arrivato, hanno detto che non c’era nulla che potessero fare, così sono andato a casa, ma la situazione non è migliorata. Alla fine ho preso un autobus per raggiungere un ospedale più grande a Neiva: i miei genitali erano lividi”.
I medici hanno trovato il pene del contadino 66enne infiammato, fratturato e in cancrena. Nel tentativo di fermare la diffusione della cancrena al resto del corpo, i medici non hanno avuto scelta e hanno dovuto procedere all’aumputazione. “Il paziente mostrava dei lividi sui testicoli e sul pene, è stato operato e si sta riprendendo bene”, ha detto il dottor Antonio Correa. I medici dell’ospedalennaiva, dove l’uomo è stato soccorso, hanno avvertito la popolazione di non utilizzare sostanze dopanti senza ricetta per evitare incidenti come questo.
Un’overdose di Viagra può provocare erezioni prolungate – note come priapismo – nausea, dolori al petto e battito cardiaco irregolare. Se il priapismo non viene trattato entro 24 ore il pene può diventare permanentemente danneggiata, che in futuro potrebbe causare difficoltà a raggiungere l’erezione. Ultimamente ci sono state diverse segnalazioni di attacchi di cuore anche letali che sono collegati all’utilizzo del Viagra. Gli uomini che soffrono di problemi di cuore non dovrebbero utilizzare la pillo blu. La scorsa settimana un 25enne yemenita è morto per un overdose di Viagra mentre si preparava alla prima notte di nozze: aveva preso 5 pillole in una volta. Dopo il ricevimento è svenuto ed è morto dopo essere stato portato in ospedale, nonostante i tentativi dei medici di rianimarlo.
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