Il primo rapporto sessuale per i giovani italiani avviene prima dei 14 anni e senza precauzioni: è questo l’allarmante dato che emerge dall’indagine commissionata da Paidoss, l’Osservatorio Nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza, e dal Leo Club (l’associazione giovanile dei Lions) “Valle del Conca” di Rimini, che ha coinvolto 1.400 ragazzi tra i 15 e i 25 anni.
L’indagine ha rivelato che nel 2013 è praticamente raddoppiato (passando dal 10 al 19%) il numero dei giovani che hanno avuto il primo rapporto sessuale prima dei 14 anni. Solo il 12% invece ha detto di voler aspettare di maturare ancora un po’ prima della fatidica “prima volta” (una percentuale che negli ultimi anni è letteralmente crollata, passando dal 43% del 2011 al 23% del 2012).
“E’ quasi impossibile oggi che un adolescente possa avere sufficienti informazioni sulle malattie a trasmissione sessuale e sui comportamenti corretti. Per questo è urgentissimo anticipare l’educazione alla sessualità in modo generalizzato e in tutte le scuole medie e superiori”, ha spiegato Giuseppe Mele, presidente di Paidoss. Precoci ma assolutamente disinformati: è questo il ritratto dei giovani italiani che emerge dallo studio. Infatti, anche se il 65% ritiene che la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili non sia un problema esclusivamente femminile, 7 giovani su 10 non conoscono le principali malattie che si trasmettono attraverso i rapporti sessuali.
Il dato è ancora più allarmante se aggiungiamo che il 33% crede che l’incidenza di queste malattie sessualmente trasmissibili sia trascurabile: solo il 35% dei ragazzi e il 29% delle ragazze ha ammesso di utilizzare il preservativo. Pochissime le ragazze che prima dei 18 anni si sono sottoposte a una visita ginecologica (il 23%), mentre per i ragazzi la percentuale sale al 46%. La metà di loro, il 56%, non penserebbe mai di farlo e l’88% non sa nemmeno dove si trova il consultorio più vicino nella propria città.
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