Il cibo crea dipendenza come l’alcol e le sigarette

Vi capita spesso di avere un disperato bisogno di mangiare un biscotto al cioccolato? O sentite di non poter superare il pomeriggio senza ingurgitare un sacchetto di patatine o un pacchetto di crackers? Non siete soli: la voglia di cibo è del tutto simile a quella per altre sostanze che portano alla dipendenza, come sigarette, alcol e droghe.

Secondo un sondaggio condotto su 5.000 persone che seguono una dieta, oltre ¾ degli intervistati credono che la loro dipendenza dal cibo sia simile a quella di altre sostanze – e più della metà ammette di aver esagerato con alcuni alimenti in passato. La maggior parte delle persone (il 94%) ha ammesso che la propria “droga” è rappresentata dal consumo di alimenti con un elevato contenuto di grassi, ingurgitati con l’obiettivo di sentirsi meglio, anche se il 77% ha ammesso di sentirsi peggio nel lungo periodo dopo essersi lasciato andare a questa debolezza.

Il sondaggio condotto da Slimming World ha anche riscontrato che 2 intervistati su 3 che hanno un rapporto difficile con il cibo si sentono giudicati dalla società così come i fumatori, gli alcolisti e i tossicodipendenti. “La gente si abitua ad usare alcuni alimenti come una terapia quotidiana per cercare di sentirsi meglio; questo comportamento diventa un’abitudine, così quando ci si sente giù, si cerca conforto nel cibo”, ha spiegato il dottor James Stubbs, dietologo di fama mondiale.

“È evidente che i grassi e i cibi ricchi di zuccheri sono capaci di sviluppare vere e proprie dipendenze e il risultato di questo sondaggio suggerisce che le persone che sono a dieta si sentono intrappolate dal desiderio di mangiare, dal marketing troppo aggressivo e dalla disponibilità di acquistare e consumare cibi meno sani”.

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