Ascoltare la propria musica preferita è utile se si soffre di malattie cardiache: è quanto suggerisce una ricerca presentata al congresso 2013 della Società Europea di Cardiologia ad Amsterdam. Nel corso dello studio, 74 pazienti che soffrivano di malattie cardiache sono stati divisi in tre gruppi: il primo ha fatto attività fisica, il secondo ha ascoltato la propria musica preferita per 30 minuti al giorno, il terzo invece ha combinato l’ascolto della musica e l’esercizio fisico. All’inizio della ricerca e dopo 3 settimane sono stati misurati alcuni parametri relativi allo stato di salute generale e alla funzionalità dell’endotelio (la parete che riveste internamente i vasi sanguigni).
Il risultato è stato che i pazienti di questo terzo gruppo hanno incrementato in modo significativo le proprie funzioni cardiache, oltre a migliorare la loro capacità di esercizio del 39% (mentre il gruppo che ha fatto solo attività fisica ha migliorato le proprie capacità solo del 29%). Al contrario, il gruppo che non ha fatto esercizio e ha solo ascoltato musica è migliorato del 19%.
“La combinazione di musica ed esercizio fisico ha portato a un miglioramento della funzione endoteliale, probabilmente grazie alle endorfine rilasciate dal cervello per il piacere dell’ascolto: queste sostanze attivano la produzione di ossido nitrico, un composto vasodilatatore fondamentale. Ascoltare la propria musica preferita, quindi può essere un metodo coadiuvante nella riabilitazione di pazienti con malattia coronarica”, ha spiegato la professoressa Marina Deljanin Ilic, presentando la ricerca. “Non c’è una musica ‘ideale’ per tutti: i pazienti devono scegliere la musica che aumenta le proprie emozioni positive e che li rende felici e rilassati”.
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