La trilogia di “Cinquanta sfumature” , scritta dall’inglese E.L. James e diventata un bestseller in tutto il mondo, incita agli abusi sulle donne. E’ l’opinione di tre sociologi della Ohio State University, che hanno condotto uno studio – pubblicato sul Journal of women’s health – secondo cui la vicenda narrata nei tre libri sarebbe “una romanticizzazione della violenza sessuale e degli abusi emotivi a danno delle donne” e renderebbe attraente e appetibile un fenomeno drammatico, quello della violenza da parte del proprio partner che solo negli Stati Uniti riguarda il 25% delle donne.
La storia d’amore che lega la giovane e inesperta Anastasia Steele al ricco e affascinante Christian Grey, che la inizia a una relazione di tipo sadomaso, “con il suo successo incentiva e banalizza la violenza sulle donne, la rende ‘glamour’ e la normalizza rendendola accettabile per la società”, spiegano i tre sociologi. “Questo libro normalizza standard pericolosi come il fatto che l’abuso in fondo sia gradito alla donna, e per di più in una storia romantica ed erotica molto letta dalle donne”.
Nel libro, la figura di Anastasia perde costantemente il senso della sua identità e cambia il suo comportamento per mantenere l’armonia e la pace nel rapporto, si legge nello studio. La protagonista vive anche un senso di intrappolamento, molto comune nelle donne che subiscono abusi dai loro partner, continuano i ricercatori, secondo cui il libro glorifica lo squilibrio di potere che esiste nel rapporto tra i due personaggi principali.
Un’opinione condivisa anche da Susan G. Kornstein, presidente dell’Accademia per la salute delle donne e direttore del Journal of women’s health , secondo cui “dobbiamo stare molto attenti al modo in cui le donne sono trattate in libri e film: in quanto tale, la cultura popolare può perpetuare il fenomeno della violenza domestica”. La trilogia delle “Cinquanta sfumature” ha venduto più di 70 milioni di copie e attualmente è in preparazione un film basato sul primo romanzo che è uscito nel 2011.
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