Cosa c’entra il caffè con l’umore? Questa bevanda fa bene alla salute perché riduce i tumori della pelle, il diabete e il morbo di Parkinson, ma a quanto pare è ottima anche per curare la depressione. Secondo uno studio condotto dalla Harvard School of Public Health e pubblicato su The World Journal of Biological Psychiatry, bere caffè tutti i giorni previene addirittura il rischio di suicidio. Per i ricercatori la caffeina ha gli stessi effetti di un antidepressivo e così chi consuma due o tre tazze di caffè al giorno ha il 45 per cento in meno di probabilità di togliersi la vita, mentre chi ne beve quattro o di più arriva al 53 per cento.
L’indagine ha esaminato i dati provenienti da tre grandi studi americani per un totale di 208mila 424 soggetti analizzati in un arco di tempo di sedici anni sul consumo di caffeina (contenuta anche in cioccolato, tè e bevande analcoliche), di caffè vero e proprio e di caffè decaffeinato. Tra tutti i partecipanti si sono verificate 277 morti per suicido: “Siamo stati in grado di valutare l’associazione tra il consumo di bevande contenenti caffeina e quelle non contenenti caffeina, confermandone il suo effetto “protettivo”, conferma Michel Lucas, uno degli autori dello studio.
Lucas ha spiegato che l’effetto benefico è dovuto all’impatto del caffè sul cervello che infatti aumenta i livelli di serotonina, dopamina e noradrenalina e automaticamente migliora l’umore della persona. Le altre sostanze che contengono caffeina hanno invece un effetto minore: “In una tazza di caffè ci sono circa 140 mg di caffeina mentre nel tè ce ne sono soltanto 47 mg. Per cui, per ottenere lo stesso beneficio, sarebbero necessarie tre tazze”, conclude Lucas. Attenzione però a non abusarne perché può esserci l’effetto contrario e quindi avere dipendenza da caffè con la conseguenza di scatenare sintomi di astinenza, proprio come la depressione.
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