Dieta mediterranea: antiaging, amica della pelle e dell’ambiente

I benefici della dieta mediterranea sono noti a tutti. Ma di tanto in tanto ecco emergere qualche dettaglio in più. La dieta mediterranea possiede eccellenti proprietà antiaging. A dimostrarlo degli studi scientifici. Prima gli scienziati dell’Università della Navarra e poi gli studiosi del Dipartimento di Medicina Interna e Geriatria della Seconda Università di Napoli.

Secondo la ricerca dei primi, che è stata pubblicata sul Journal of Neurology and Psychiatry, nel contrastare il declino cognitivo tipico della fase propria dell’invecchiamento la dieta mediterranea è più efficace dell’alimentazione povera di grassi consigliata per prevenire infarti e ictus.

Lo studio dei secondi, che ha preso in esame 217 persone anziane ed è stato pubblicato sulla rivista scientifica Plos One, ha provato una correlazione tra la dieta mediterranea e la lunghezza dei telomeri, ritenuta un marcatore dell’invecchiamento cellulare. I ricercatori hanno notato che la dieta mediterranea influenza la telomerasi, una sorta di protettore dei telomeri che ne impedisce l’accorciamento rallentando così l’invecchiamento cellulare.

Via libera dunque ai cereali integrali, alle verdure di stagione, ai legumi, al pesce, alle noci e all’olio d’oliva.

Ma non finisce qui. Sì perché la dieta mediterranea è un toccasana anche per la nostra pelle. E anche qui a testimoniarlo ci ha pensato uno studio scientifico, in questo caso condotto dall’Unità operativa complessa di dermatologia (Uoc) “Daniele Innocenzi”, Dipartimento Scienze e Biotecnologie Medico-Chirurgiche, Facoltà di Farmacia e Medicina del Polo Pontino di Terracina e dal Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive della Sapienza, Università di Roma.

La ricerca ha evidenziato un legame tra i disturbi della pelle e l’alimentazione. L’acne non colpisce solo gli adolescenti, ma anche il 40-45 per cento degli uomini e delle donne di età superiore ai 25 anni. Le cause possono essere di tipo genetico oppure ormonale, ma non solo. Anche l’alimentazione quotidiana gioca un ruolo fondamentale. Ed ecco, allora, che un eccessivo apporto glicemico può causare un aumento della secrezione delle ghiandole sebacee provocando le lesioni acneiche.

In questo caso la dieta mediterranea è quel che ci vuole. Tale tipo di alimentazione – caratterizzata da cibi a basso indice glicemico, da un elevato consumo di olio d’oliva, da ortaggi, legumi, prodotti integrali, frutta e noci, da una bassa assunzione di grassi animali saturi – protegge dall’insorgere dell’acne.

Ma c’è dell’altro. La dieta mediterranea, infatti, non solo è stata inserita nel 2010 tra i Patrimoni mondiali dell’Unesco, ma garantisce anche un minor impatto ambientale rispetto a quello fatto registrare da altri regimi alimentari. Il Center for Food and Nutrition di Barilla ha realizzato la “doppia piramide alimentare-ambientale”, nata studiando e misurando l’impatto sull’ambiente dei cibi presenti nella piramide alimentare. Accanto alla tradizionale piramide alimentare ce n’è una capovolta: la piramide ambientale. Ebbene, osservando le due piramidi si evince che gli alimenti per i quali è consigliato un consumo maggiore sono quelli che determinano gli impatti ambientali minori; mentre gli alimenti per i quali viene raccomandato un consumo ridotto sono quelli che hanno maggior impatto sull’ambiente.

La dieta mediterranea si rivela, ancora una volta, sana: salutare per l’essere umano e benefica per l’ambiente.

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