Secondo una ricerca dell’Università di Stoccolma in Svezia, la prevenzione delle allergie inizia a tavola e quindi è consigliato mangiare regolarmente pesce, soprattutto il salmone perché ricco di Omega 3. L’indagine, che ha coinvolto 4100 bambini seguiti dalla nascita fino agli otto anni, ha evidenziato che chi mangiava maggiori quantità di pesce, anche più di una volta a settimana, era protetto dal rischio di allergie. ”I risultati ottenuti dello studio dimostrano che assumere le giuste quantità di pesce protegge i bambini dallo sviluppo di allergie – spiega Andrea Poli, Direttore scientifico della Nutrition Foundation of Italy – l’effetto protettivo è probabilmente attribuibile agli acidi grassi Omega 3, contenuti in grandi quantità in pesci come il salmone, che favoriscono un corretto sviluppo del sistema immunitario”.
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Precedenti ricerche avevano già evidenziato come il consumo regolare di pesce (ma non di crostacei e molluschi) da parte della gestante durante la gravidanza riducesse il rischio dello sviluppo di malattie allergiche nella prole. Questo studio è invece molto innovativo perché ha valutato l’impatto di un regolare consumo di pesce, a partire dalla prima infanzia, sul rischio di sviluppo di allergie nel bambino (come la rinite, l’eczema e l’asma) negli anni successivi. ”Non bisogna poi dimenticare che ciò che fa bene ai più piccoli fa bene anche ai grandi – conclude Poli – quindi è fondamentale dare il buon esempio. Il bambino che vede il genitore mangiare il pesce sarà sicuramente più invogliato a mangiarlo, sia da piccolo che poi crescendo”.
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Inoltre il pesce è un ottimo alleato per dimagrire: è in grado di modulare sia i livelli di insulina a digiuno, sia le concentrazioni plasmatiche degli ormoni che regolano l’appetito e la sazietà, insomma con il pesce ci si sazia prima e si controlla più facilmente la quantità di cibo consumato e quindi le calorie assunte. Il pesce in scatola, dunque, è un ottimo alimento dal punto di vista nutrizionale e può rappresentare una valida alternativa per chi non ha il tempo e l’opportunità di cucinare il pesce fresco o surgelato: l’importante però, quando si segue una dieta ipocalorica, è scegliere un tonno in scatola al naturale o con poco olio aggiunto, meglio se extravergine d’oliva.
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