La lotta contro la ritenzione idrica inizia a tavola. Proprio così. L’accumulo di acqua nei tessuti può essere combattuto scegliendo gli alimenti giusti ed eliminando quelli sbagliati. Ma come regolarsi? Semplice. Non servono ricerche approfondite per scoprire quali sono gli alimenti amici della ritenzione idrica e quali i nemici.
Partiamo dai “nemici”, ovvero da quegli alimenti capaci di combattere la ritenzione idrica. In primis troviamo l’acqua, naturale se possibile. Anche se può sembrare un controsenso, l’acqua si combatte con l’acqua. Assunta sempre nei giusti limiti, ovviamente. La quantità raccomandata è almeno due litri al giorno e ancor meglio se vi si associano tisane, magari drenanti, rigorosamente non zuccherate. Via libera, poi, ai cetrioli, alle zucchine e alle cipolle, se non creano problemi di digestione. Ottimi anche i carciofi, il sedano, l’aglio, gli asparagi e le melanzane. Tra la frutta, specie ora che si va incontro all’estate, si può optare per l’anguria. Oppure mele, pere, uva, pesche, nespole.
Arrivando poi agli “amici” in pole position si trova il sale. Che sicuramente dà sapore e più gusto alle pietanze, ma non aiuta il nostro organismo. Come sostituirlo? Presto detto. Basta insaporire i piatti con qualche spezia e qualche aroma. Bando poi ai salumi e ai grassi animali in genere. Accesso negato anche agli zuccheri raffinati.
Combattere la ritenzione idrica, che è tale quando il livello di liquidi nel corpo supera il 75%, e i fastidiosi sintomi che causa (debolezza fisica, crampi, piccole palpitazioni, malessere generale, aumento di peso, gambe gonfie) non è impossibile e neppure difficile. Qualche piccola accortezza, associata alla giusta attività fisica (gli sport acquatici sono da prediligere), e il gioco è fatto.
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