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Contro la cellulite non esiste una dieta precisa, ma dei cibi utili

Con l’arrivo dell’estate impazzano le più disparate diete contro la cellulite, le quali hanno il merito di far disintossicare e perdere peso basandosi sul ricorso quasi ossessivo a certi alimenti come l’ananas o la papaia. In realtà non esiste una dieta precisa, ma è preferibile concentrarsi su dei cibi specifici.

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Un studio pubblicato su Plastic and Reconstructive Surgery e condotto alllo Skin Sciences Institute di Cincinnati (USA) ha valutato gli effetti del dimagrimento sulla cellulite in una trentina di donne, partecipanti a vari programmi dimagranti: se per 17 donne la perdita di peso si è rivelata utile per migliorare la cellulite, in altre 9 ha portato a un peggioramento, come dimostrato dalla rugosità superficiale della pelle e dalle alterazioni del tessuto dermico sottocutaneo.

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Ma in cosa si differenziavano i due gruppi? L’entità della perdita di peso (in media, 7,2 kg nel gruppo del miglioramento e 2,7 kg nell’altro), il peso di partenza (in media 107 kg contro 88 kg) e la riduzione della circonferenza della coscia (rispettivamente 8,1 cm, contro 3 cm) sono risultati fra i fattori discriminanti. È importante ricordare che la cellulite è caratterizzata da alterazioni del tessuto sottocutaneo, ma la deposizione di grasso non è però l’unico fattore che concorre: la stasi venosa e linfatica e le modificazioni del microcircolo, spesso dovute a sedentarietà, sono tra le principali cause.

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E che cosa si può dire riguardo ai singoli alimenti? Gli zuccheri semplici (fruttosio e saccarosio) e i grassi saturi, se assunti in eccesso, favoriscono la proliferazione e l’ipertrofia degli adipociti, l’infiammazione e lo stress ossidativo, tutti fattori che concorrono all’insorgenza della cellulite. Anche un elevato apporto di sale è nocivo: la cellulite è di per sé caratterizzata da ritenzione idrica e il sodio la aggrava. Al contrario, è stato suggerito che diversi costituenti degli alimenti, quali l’acido ferulico del farro e del frumento integrale, i fitoestrogeni dei legumi, i capsaicinoidi dei peperoni e del peperoncino e altri, possano avere un ruolo positivo sul mantenimento del peso, regolando con diversi meccanismi la deposizione di grasso e le funzioni vascolari. Bisogna ricordare però anche l’importanza di una adeguata idratazione, di evitare aumenti e fluttuazioni di peso e di praticare un’attività fisica regolare.

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Samantha Suriani

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