“L’unico effetto negativo che lo smettere di fumare può comportare in alcune persone è l’aumento del peso corporeo”: non è assolutamente vero! Il luogo comune che ci accompagna da una vita, secondo il quale smettendo di fumare automaticamente si ingrassa, è stato smentito da tre giovani economisti italiani. Davide Dragone, Francesco Manaresi e Luca Savorelli, ricercatori rispettivamente dell’Università di Bologna, della Banca d’Italia e della University of St Andrews in Scozia, hanno dimostrato infatti che la riduzione del consumo di tabacco, ottenuta attraverso tasse e divieti antifumo, può anche concorrere in modo significativo alla diminuzione dell’obesità. Perdere il vizio e anche il peso: molti personaggi del mondo dello spettacolo, italiani e non, possono confermare questa teoria, da Elisabetta Canalis a Jennifer Aniston.
LE FOTO DEI VIP CHE HANNO SMESSO DI FUMARE
Lo studio, finanziato da FarmaFactoring Foundation in collaborazione con l’Associazione Italiana di Economia Sanitaria, evidenzia che, benchè nel periodo immediatamente successivo all’introduzione di nuove politiche antifumo si osservi una diminuzione del numero di fumatori ed un aumento del peso corporeo medio della popolazione, già a distanza di due anni le persone riescono ad abituarsi al nuovo stile di vita. Il risultato è una riduzione del peso corporeo medio della popolazione rispetto al periodo precedente all’introduzione dei divieti.
DIVIETI PER LA SIGARETTA ELETTRONICA
Dragone, Manaresi e Savorelli rivelano un lato delle politiche antifumo che fino ad oggi era rimasto sconosciuto: non solo questi provvedimenti portano a ridurre il numero di fumatori, ma spingono le persone a modificare in meglio la propria alimentazione. “Il divieto di fumo nei ristoranti ha portato più gente ad andare a mangiare fuori, ma anche a mangiare meglio e dunque a ridurre il peso corporeo – spiega Dragone – Effetti visibili, ma in misura minore rispetto al divieto nei bar, dove comunque mangi patatine fritte più che insalate”. Smettere di fumare quindi riduce le malattie e migliora le abitudine alimentari: perché non farlo?
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