Curare la calvizie ora è possibile! Come? Con la cura del vampiro! Può sembrare uno scherzo, eppure non è così: la conferma arriva da uno studio italo-israeliano pubblicato sul British Journal of Dermatology. Non si tratta di un morso di pipistrello, ma il metodo consiste nel prelevare il sangue del paziente e trattarlo quindi in laboratorio, per derivarne plasma arricchito di piastrine (Prp). Il plasma così ottenuto viene quindi re-iniettato al soggetto direttamente sul cuoio capelluto.
Lo studio è stato condotto su 45 volontari affetti da alopecia areata, patologia in cui la repentina caduta dei capelli, o di altri peli del corpo, si manifesta tipicamente a chiazze glabre o aree (che colpisce in media il 2% della popolazione, incluse donne e bambini, e contro cui non sono ancora disponibili trattamenti curativi o preventivi): divisi in tre gruppi, a ogni volontario è stata iniettata sulla metà del cuoio capelluto la soluzione Prp o un altro trattamento o una soluzione placebo. Nell’arco di un anno, eseguendo il trattamento tre volte, i ricercatori hanno così potuto osservare che i soggetti trattati con questa tecnica mostravano una significativa ricrescita dei capelli.
Certo è che anche l’uomo calvo ha sempre il suo fascino, basti pensare ad attori come Luca Zingaretti, Bruce Willis, Yul Brinner, Franco Trentalance, ma da oggi potremmo vedere anche loro pieni di capelli! Una reale speranza, quindi, per tutti gli uomini: “Questa tecnica si fonda su un principio cardine secondo cui le cellule staminali presenti nel bulbo del capello sono dotate di recettori per i fattori di crescita. I fattori di crescita presenti nelle piastrine sono così in grado di stimolare le staminali dei bulbi piliferi ancora presenti, ma silenti, a produrre il capello – afferma Giulio Basoccu, responsabile Divisione di Chirurgia Plastica Estetica e Ricostruttiva dell’Istituto Neurotraumatologico Italiano (Ini) – è efficace in tutti gli stadi della calvizie e la ricrescita dei capelli comincia dopo 1-2 mesi dalla prima seduta e raggiunge il culmine dopo sei mesi”.
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