Natale è luci, regali, ma anche e soprattutto cibo. Tra il 24 Dicembre del vecchio anno e il 6 Gennaio del nuovo si susseguono brindisi, panettoni, cene e pranzi in famiglia in cui l’ultimo dei nostri problemi sembra essere il conteggio delle calorie (e dei blocchetti per chi segue la Dieta a zona) e ci dimentichiamo della fatica fatta nel periodo precedente per buttare giù quegli ultimi tre kg che proprio non volevano abbandonarci.
Ci facciamo coccolare e tentare da torroni, cioccolata, dolci, frutta secca e bollicine ma, questa volta e senza troppe rinunce, seguendo un’alimentazione metabolica, possiamo avere la meglio sull’ago della bilancia ed evitare quella mezza taglia in più. Perché piuttosto che esasperarsi dopo la Befana con lo sport riparatore, colpevoli di aver ceduto a qualche peccato di gola, possiamo arrivare preparati a tavola permettendo al nostro organismo di reagire bene e non cedere ai colpi zuccherini degli stravizi.
Allenandoci con continuità, tutti i giorni con misura e senso delle proporzioni, abituiamo il nostro corpo a bruciare l’energia consumata durante il pasto: se per le festività la palestra è chiusa allora la passeggiata digestiva, la corsetta mattutina o i lavori di casa sono dei validi aiuti. Se abbiamo qualche giorno di ferie, possiamo anche organizzarci per fare delle gite fuori porta, meglio se in montagna e se è possibile sciare, o semplicemente andare a visitare qualche paesino che non abbiamo mai avuto modo né tempo di vedere.
Inoltre, se il nostro organismo è abituato a consumare ciò che abbiamo mangiato sarà in grado di far fronte a qualche trasgressione, come per esempio una fettina del tronchetto di Natale, se invece siamo stati pigri tutto l’anno il dolcetto si depositerà molto più facilmente sul nostro sedere poiché il corpo sarà ormai saturo.
Naturalmente, se l’introito di energia assunta con il cibo aumenta, deve aumentare anche il consumo: allora è importante saper dire qualche volta “no grazie”, per esempio al cioccolatino in ufficio, al panettone del 23 perché è prima del 24 e alla Nutella sul pandoro del giorno dopo, in modo tale da gustare con maggior piacere le leccornie il giorno di Natale.
Anche se nei giorni di festa ci sembra di non smettere mai di mangiare dovremmo cercare di fare cinque pasti al giorno, magari diminuendo le porzioni, non saltare un pasto per non disequilibrare l’organismo e non dimenticarci mai di frutta e verdura che possono essere utilizzate per preparare lo stomaco alle abbuffate ma anche per disintossicarci dopo cene o pranzi copiosi.
Che lo vogliate dire in latino come Ippocrate “Primum non nocere”, in inglese suona cool con “prevention is better than cure”, o come la nota marca di dentifrici “prevenire è meglio che curare” il succo è sempre lo stesso: giochiamo d’anticipo, prepariamo il fisico al Natale e lo specchio nei primi mesi del 2013 ci sorriderà.