Tumore: 5 regole d’oro per affrontarlo al meglio

Il modo in cui si affronta il tumore è una delle varianti più importanti in campo oncologico: 5 regole che migliorano la vita del paziente e aumentano le possibilità di guarigione.

Ogni tumore ha le proprie leggi, così ogni paziente si trova a fronteggiare delle variabili specifiche quali stadio raggiunto, presenza di metastasi, organi coinvolti, diagnosi precoce e così via, eppure esistono delle regole comuni che aiutano il paziente oncologico ad affrontare al meglio la malattia. I consigli degli esperti vertono tutti nelle medesime direzioni, così è stato possibile stimare un piccolo prontuario costituito da 5 regole d’oro da tenere sempre presenti.

A fornire gli spunti del caso è stato l’incontro Alimentazione ed effetti collaterali nelle pazienti affette da tumore, avvenuto presso l’Istituto Tumori Regina Elena in occasione della Settimana dedicata alla Salute della Donna. Per tutti coloro che non hanno potuto partecipare, è possibile riassumere i concetti espressi in 5 punti fondamentali:

  1. Esercizio fisico: migliora la circolazione del sangue e l’ossigenazione, due elementi che regalano al corpo un benefico effetto antinfiammatorio. Le infiammazioni cellulari, infatti, stimolano la proliferazione delle cellule neoplastiche.
  2. Niente fumo: le sigarette, anche 2-3 al giorno, aumentano il rischio di contrarre alcuni tipi di tumore (non solo quello al polmone, che resta uno dei più mortali in assoluto)
  3. Più comunicazione col medico: quest’ultimo deve conoscere qualsiasi cosa venga assunta dal paziente così da valutarne effetti collaterali ed eventuali benefici.
  4. Supporto psicologico: la psiche ha un ruolo fondamentale nella lotta al cancro. Basti pensare che nel paziente stressato c’è un maggior rilascio di cortisolo, un ormone che provoca il calo delle difese immunitarie. Stesso discorso per i pazienti depressi: hanno una minore attività di linfociti, atti a difendere l’organismo dai patogeni esterni.
  5. Migliorare l’alimentazione attraverso l’aiuto di un specialista consigliato dal proprio oncologo: prima di tutto bisogna sapere che ciò che si mangia modifica i batteri della flora intestinale, i quali a loro volta possono risultare pro o anti cancro. Il discorso non è legato alle calorie quanto piuttosto agli elementi presenti in ogni cibo. È per questo che bisogna affidarsi ad uno specialista che possa delineare un quadro esatto della situazione. Un esempio: il paziente oncologico non deve assumere cibi infiammatori quali latte, latticini, carne, zuccheri e farine raffinate.

Tumore: 5 regole d'oro per affrontarlo al meglio

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