Alfie Evans, il Bambin Gesù dice sì ed è pronto ad occuparsi di lui

La vita di Alfie Evans, il bimbo di 23 mesi cui vogliono staccare la spina contro il volere dei genitori, è appesa a un filo: l’ospedale bambin Gesù di Roma, però, si è detto pronto ad accogliere il piccolo paziente.

A febbraio un giudice dell’Alta Corte di Londra aveva deciso di staccare la spina che tiene in vita il piccolo Alfie Evans contro il volere dei genitori e in assenza di una diagnosi esatta. Il bambino, solo 23 mesi, ha una malattia neurogenerativa sconosciuta ed è ricoverato presso un ospedale di Liverpool ma sta tenendo col fiato sospeso tutta la Gran Bretagna. La decisione del tribunale appare infatti ingiusta e prematura, tant’è che papà Tom si sta battendo per portare Alfie a Roma e sottoporlo alle cure sperimentali dell’ospedale Bambin Gesù.

Non solo: Tom Evans è stato ascoltato dal Papa prima dell’udienza generale del 18 aprile ed ha chiesto che il piccolo venga portato a Roma. Così, mentre a Liverpool hanno optato per una sospensione delle cure, a Roma i progetti sono ben diversi. Secondo i medici italiani sarebbe sensato procedere con un piano terapeutico costituito da una tracheotomia – un intervento chirurgico volto a migliorare la ventilazione e la respirazione del paziente – e una Peg (gastrostomia endoscopica percutanea) come supporto alla sua alimentazione. Così, per quanto le autorità debbano sottolineare che “Alfie è un cittadino del Regno Unito e l’Italia rispetta le decisioni prese nella cornice della giurisdizione nazionale britannica”, la presidentessa del Bambin Gesù Mariella Enoc ha parlato a sua volta con il papà del bimbo ed ha dichiarato che l’ospedale è pronto ad accoglierlo.

Il papà del bimbo, più determinato che mai, ha postato alcune foto che lo ritraggono con il Pontefice corredandole con una dolcissima dichiarazione d’amore per il figlio: “Alfie faremo qualsiasi cosa per te. Tu non stai morendo e perciò non permetteremo che ti tolgano la vita. Santità, salvi il nostro figlio”. Non resta che capire la fattibilità del trasferimento da un punto di vista diplomatico: il Ministro degli esteri Angelino Alfano ha incontrato il Segretario di Stato per gli Affari Esteri e del Commonwealth Boris Johnson e ha proposto che “sia accolto il desiderio dei genitori di Alfie Evans di trasferire il bambino al Bambin Gesù di Roma, struttura medica di altissimo livello che lo accoglierebbe sulla base di una decisione concordata”. Alla Gran Bretagna il potere di accettare o meno tale disposizione, proprio come accadde nel caso di Charlie Gard.

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